Valle d'Aosta. Monte Bianco, così si sale sul tetto d'Europa
Courmayeur, da qui parte la Skyway che permette di salire in cima al Monte Bianco: un impianto a fune con cabine sferiche che permettono una visione a 360°
Toccare la cima del Monte Bianco in meno di venti minuti, arrivando a quello che è il punto di maggior altitudine, in Italia, raggiungibile con un mezzo di trasporto. Siamo a Courmayeur, Valle d’Aosta, dove sorge la Skyway Monte Bianco, un moderno impianto a fune che permette l’ascesa al massiccio più alto d’Europa grazie a cabine sferiche dotate di un sistema di rotazione a 360°, che regalano una vista spettacolare sull’intero panorama alpino. L’esperienza è adatta a tutti, da sciatori e alpinisti, fino a famiglie con bambini e persone con disabilità. L’impianto si sviluppa su tre stazioni principali. Punto di partenza è Courmayeur, a 1.300 metri sul livello del mare. È da qui che inizia la salita, fino alla stazione intermedia, quella di Pavillon du Mont Fréty: siamo a 2.173 metri di altitudine. Sono diverse le attività offerte ai visitatori, tutte progettate per la valorizzazione del paesaggio circostante. Nella Mont Blanc Infinity Room, schermi a led e specchi posizionati sulle pareti e sui pavimenti permettono di vivere il Monte Bianco in tutte le sue sfaccettature stagionali, attraverso immagini reali che creano l’illusione di essere sul pendio. È perfetto per chi, a causa di nebbia o maltempo, non può apprezzare il panorama, ma anche per chi vuole provare un’esperienza immersiva fra i suoni della natura. Ma il contatto con la natura trova la sua acme grazie alla presenza dell’oasi naturalistica più alta d’Europa, il Giardino Botanico Alpino Saussurea, che in estate offre ai visitatori la vista di oltre 900 specie botaniche montane provenienti da tutto il mondo. Infine, gli appassionati di montagna possono vivere esperienze suggestive e diverse in ogni stagione, con percorsi fuori pista in inverno e passeggiate panoramiche in estate.
All’interno della stazione, si trovano invece attrazioni legate alla cultura e alla storia del territorio locale. Ci sono il Cinema Alpino, che proietta filmati dedicati alla scoperta di paesaggi naturalistici e documentari sulle specificità dell’ambiente alpino; l’Hangar 2173, un percorso espositivo dove i visitatori possono esplorare la storia del complesso funiviario; e la Mostra temporanea Paul Helbronner, che rende omaggio al geografo e alpinista che ha rivoluzionato la cartografia alpina. Non manca poi l’offerta gastronomica, anche questa pensata per promuovere le realtà del territorio e sostenere le filiere agricole locali. Poi la salita continua e, con una seconda cabinovia, in soli sette minuti, si raggiunge Punta Helbronner, a 3.466 metri sul livello del mare, punto più alto del percorso. Da qui, un tunnel e un ascensore si collegano al Rifugio Torino, storico punto di riferimento per gli alpinisti. Attrazione principale di questa stazione è l’Osservatorio 360°, una terrazza panoramica circolare su Punta Helbronner, con un pavimento in vetro, che permette ai visitatori di godere di una vista completa sulle vette alpine circostanti, come il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso.
Per chi vuole salire ancora di qualche gradino c’è la passarella SkyVertigo, che offre la sensazione di poter sfiorare il fianco scosceso della montagna e camminare sopra al ghiacciaio. L’offerta culturale prosegue all’interno, con la Mostra dei Cristalli, che ospita una ricca collezione di minerali raccolti dai cercatori di cristalli che negli anni hanno scalato le vette alpine e con la Feltrinelli 3466, la libreria più alta d’Italia. Non manca, anche in questa stazione, la possibilità di pranzare con piatti tipici locali. Skyway Monte Bianco è inoltre la prima funivia con cabine rotanti in Europa ad aver ottenuto la carbon neutrality. Nel 2023, l’impianto ha infatti compensato la totalità delle emissioni dirette e indirette, per un totale di 40 tonnellate di CO2, grazie a un progetto di riforestazione in località boschive del Nord Italia.