Economia

Regione Toscana. Misure per l'inserimento dei disabili e sconti per chi assume lavoratori in mobilità

sabato 10 agosto 2013
Firmato il protocollo d'intesa per tutelare il diritto al lavoro delle persone con disabilità, valorizzarne le potenzialità e incrementarne le competenze, sensibilizzando imprese e pubbliche amministrazioni. È stato sottoscritto a Palazzo Strozzi Sacrati da Regione Toscana, Upi Toscana, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, associazioni delle persone con disabilità.L’intesa istituisce un tavolo permanente presso la presidenza della Regione Toscana, del quale fanno parte i firmatari del protocollo.  Il tavolo lavorerà in stretta collaborazione con il comitato regionale per il Fondo per l’occupazione dei disabili e la Commissione permanente tripartita, con il compito di verificare lo stato di attuazione della legge 68 del 1999 ( la legge nazionale che ha sostituito ai vecchi meccanismi la formula del collocamento mirato) e di favorire il confronto su ogni iniziativa e intervento messo in campo per assicurare le più ampie opportunità di inserimento, anche al di là dei limiti della legge 68.L’intesa prende le mosse dalla constatazione del fatto che la crisi ha reso più difficile l’ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro per i soggetti cosiddetti svantaggiati, fra questi le persone con disabilità. E tutto questo nonostante esistano norme per favorirne l’inserimento mirato e a dispetto del fatto che l’occupazione costituisca per queste persone uno strumento essenziale per l’autonomia e la crescita personale, oltre che economica."La Toscana – ricorda l’assessore regionale alle Attività produttive, lavoro formazione Gianfranco Simoncini – è stata fra le prime regioni italiane ad applicare la legge 68. Oggi l’attenzione è diventata più stringente, anche per la necessità di sostenere con più forza il lavoro delle fasce deboli, di creare una nuova cultura che veda il lavoro dei disabili come una risorsa in grado di contribuire allo sviluppo del paese. Puntiamo, per questo, a potenziare gli strumenti del collocamento mirato a partire dai centri per l’impiego, in modo da valorizzare al massimo le capacità lavorative del soggetto, garantire il suo inserimento, la formazione e la ricollocazione in caso di perdita del lavoro".Nel 2012 nell’ambito del collocamento mirato la Regione ha erogato alle Province oltre tre milioni di euro di risorse dal Fondo regionale per l’occupazione dei disabili. Gli avviamenti di lavoratori disabili sono stati 682 nel 2012; 698 nel 2011, 763 nel 2010 e 880 nel 2009. Una serie di iniziative ha consentito l’inserimento occupazionale di soggetti svantaggiati, che non rientrano nella tutela della legge 68 ma che sono comunque a rischio esclusione (fra questi malati psichici e disabili). Nel 2012 queste iniziative hanno raggiunto 1.389 persone. Un recente bando per i soggetti svantaggiati ha previsto incentivi e voucher: nel 2013 i soggetti interessati sono stati 66. Anche per quanto riguarda stage o tirocini, la Regione contribuisce interamente al rimborso dei 500 euro mensili previsti dalla nuova norma regionale e anche un contributo per chi, al termine dello stage, li assume. Con date di attivazione che vanno da maggio 2012 ad aprile 2013, 456 persone con disabilità hanno fatto o stanno facendo un’esperienza di tirocinio in aziende toscane, circa l’8% del totale dei tirocini attivati nel periodo.Intanto Irap più leggera in Toscana per le imprese medie, piccole e micro che quest'anno hanno assunto nuovo personale con un contratto di almeno due anni, che hanno assunto lavoratori a tempo indeterminato o che hanno trasformato contratti a tempo determinato in indeterminato. La Giunta regionale ha dato il via libera definitivo al regolamento che meno di due mesi fa aveva inviato in Consiglio regionale. La misura, la cui copertura è già prevista in Finanziaria 2012, riguarda i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità. "La Regione - commenta l'assessore regionale al Bilancio e alla presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli - persegue un duplice obiettivo: arginare gli effetti di una crisi devastante e mettere in campo misure puntuali e capaci di far ripartire l'economia. In questi anni abbiamo lavorato per proteggere le categorie più deboli della società, non aumentando o limitando al massimo la pressione fiscale sulle persone in difficoltà e sulle aziende in crisi. Oggi facciamo un passo in avanti, riducendo le tasse per le imprese che assumono, stabilizzano e hanno deciso di radicarsi sul territorio". Il regolamento sulle deduzioni sull'Irap per chi assume sarà operativo da settembre. Si inizia appunto con i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità: aiuterà il riassorbimento in prima battuta di chi ha perso il lavoro. Le imprese usufruiranno dello sconto a partire dal 2014. Di fatto, il costo sostenuto dall'impresa per ciascun lavoratore, oneri riflessi compresi, potrà essere portato in deduzione: ovvero la spesa ridurrà l'imponibile su cui calcolare l'imposta regionale sulle attività produttive. Se per un dipendente un'azienda spende 30mila euro l'anno ed è tenuta a pagare l'Irap - perché c'è anche chi ne è esentato - lo sconto oscillerà da 600 a 1.500 euro a lavoratore, a seconda delle aliquote applicate. Mediamente, il risparmio sarà di 1.200 euro, che si somma agli altri incentivi, regionali, messi in campo per le assunzioni: 13 milioni di euro a disposizione ogni anno per tre anni, misure ad hoc per precari stabilizzati, lavoratori in mobilità, donne e giovani laureati e lavoratori prossimi alla pensione, con benefici diretti per diverse migliaia di euro.Le micro, piccole e medie imprese per usufruire delle deduzioni devono essere iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, avere la sede o l'unità operativa che ha effettuato l'assunzione in Toscana e non aver fatto ricorso a procedure di licenziamento collettivo nei 12 mesi precedenti all'assunzione. I lavoratori assunti naturalmente devono essere impiegati  in Toscana e avere il domicilio fiscale, per tutto ilperiodo in cui l'azienda usufruisce delle deduzioni, nella regione. Anche le imprese costituite nel 2013 potranno usufruire delle deduzioni, purché le assunzioni non derivino da attività che assorbono, anche solo in parte, attività di imprese che già esistevano. Questo per evitare che i nuovi posti di lavoro siano solo apparenti.