Torna il lavoro per i giovani ai livelli del 2012, una assunzione su tre circa, dopo il calo del 2013, quando era una su quattro. Per chi segnala preferenze, uno su dieci cerca di assumere donne e uno su tre uomini. Le imprese milanesi cercano un laureato nel 22,5% dei casi, rispetto al dato italiano del 14,5%. Emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, sui dati Excelsior - Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia per il primo trimestre 2015.Personale sanitario, generico e non qualificato, ma anche professioni intellettuali e scientifiche: sono i tipi di lavoro in cui le imprese cercano personale straniero in questi primi tre mesi dell’anno. Circa un ingresso su quindici nelle imprese, il 7%, riguarda personale immigrato. Un dato in calo, dimezzata la presenza degli stranieri nelle assunzioni, rispetto al 14% del 2012. Quasi la metà delle richieste sanitarie sono di stranieri, ma anche un quinto del personale non qualificato. Cresce il lavoro, grazie a interinale e contratti a progetto. Resterà stabile il lavoro a Milano nei primi tre mesi dell’anno per i lavoratori alle dipendenze, tra stagionali e non: il saldo sarà di -10, anche se saranno circa 12mila a cambiare lavoro. Quello che cresce è il lavoro interinale (+1690, a fronte di 2410 entrate e 730 uscite), i contratti a progetto (saldo di 4.130, tra 4.810 entrate e 680 uscite) e altri lavori (saldo di 1.710). Considerate tutte le tipologie di collaborazione il saldo è positivo, + 7.520 (21.190 entrate e 13.670 uscite).Su 12.170 contratti di lavoro attivati dalle imprese in provincia di Milano (considerando solo stagionali e non stagionali, esclusi i contratti a progetto), 2.910 sono nell’industria, 9.260 nei servizi. Di questi, i settori con maggiore richiesta sono: commercio (circa 3mila), servizi alle imprese (circa 2mila), servizi alle persone, turismo, industrie metalmeccaniche (circa 1.000 ognuno). Circa un terzo delle assunzioni programmate dalle imprese milanesi riguarderà dirigenti, specialisti e tecnici (32%). Questa quota risulta superiore alla media regionale (28%) e supera nettamente quella nazionale (22%). Spiccano operai metalmeccanici (1.410), commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali, con 1.200 assunzioni previste, segretarie (930), informatici (920), specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari (890), cuochi e camerieri (840), ingegneri e specialisti in discipline scientifiche (800).