Milano. Arbitrati internazionali, al via le simulazioni di udienza
Il 14 e 15 febbraio 2020, Dla Piper – il principale studio legale internazionale presente in Italia - in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano e la Corte europea di Arbitrato (sezione di Milano), ha organizzato la prima edizione del Milan Investment Arbitration Pre-Moot, ovvero simulazioni di udienza. Dieci squadre provenienti da diversi Paesi si sfideranno per misurare le loro capacità oratorie e persuasive, ricevendo dai professionisti dell'arbitrato internazionale suggerimenti utili per migliorarsi in vista della competizione vera e propria, che si terrà a Francoforte dal 2 al 7 marzo 2020. Al Milan Investment Arbitration Pre-Moot parteciperanno oltre 50 ragazzi - tutti studenti di legge tra i 20 e i 25 anni d’età - proveniente da diversi Paesi: Germania, Regno Unito, Nigeria, Slovenia, Repubblica della Georgia, Russia, Francia e Italia. Le squadre che si sfideranno saranno in tutto dieci.
L’evento inizierà con una conferenza di benvenuto venerdì mattina, 14 febbraio 2020, presso la sede dell'Università Statale di Milano. Lo stesso giorno, a partire dal pomeriggio, si svolgeranno le simulazioni di udienza presso gli uffici di Dla Piper. La sfida vedrà coinvolte due squadre per volta - una nel ruolo dell’Attore, l’altra nel ruolo del Convenuto - che esporranno le proprie argomentazioni davanti a tre arbitri. Il 15 febbraio mattina si terranno le udienze finali, sempre presso gli uffici di Dla Piper, via Della Posta 7 a Milano. L’evento anticipa quello che sarà il Frankfurt Investment Arbitration Moot, ovvero la competizione studentesca più prestigiosa nel settore della legge sulla protezione degli investimenti. L’oggetto della sfida milanese è stabilito direttamente da Francoforte e riguarderà problemi procedurali in controversie di diritto internazionale in materia di investimenti. I responsabili del progetto per Dla Piper sono gli avvocati del dipartimento Litigation & Regulatory: Stefano Modenesi, Federica Bocci e la dottoressa Milena Tona.
«Abbiamo pensato di lanciare un pre-moot italiano per avvicinare i giovani talenti al mondo del lavoro e della competizione internazionale – spiegano Bocci e Modenesi - I partecipanti si affronteranno su problemi processuali e di merito derivanti dagli arbitrati internazionali di investimento, un tipo di controversie specifico, con una casistica inferiore rispetto a quella dell’arbitrato commerciale, ma che sempre più sta interessando anche le università italiane. Il Pre-Moot rappresenta un’opportunità per gli studenti, una chance per cimentarsi in una simulazione verosimile. Dla Piper crede fermamente nei giovani: l’età media dei suoi professionisti è di circa 35 anni, per questo è fondamentale portare avanti collaborazioni con le più importanti Università italiane, per valorizzare i giovani talenti e contribuire alla formazione dei professionisti di domani».
Specifica Albert Henke, professore aggregato presso l’Università degli Studi di Milano: «Le moot court competition, da sempre molto popolari nel mondo anglosassone, si stanno sempre più imponendo anche nelle Università come straordinarie esperienze formative per gli studenti delle Facoltà di Giurisprudenza, tra le più significative cui essi possano accedere nell’arco della loro carriera universitaria. La partecipazione a queste iniziative consente infatti agli studenti di approfondire la conoscenza di settori giuridici di notevole difficoltà teorica e di grande rilevanza pratica, di familiarizzare con l’attività di ricerca attraverso l’utilizzo di fonti cartacee ed elettroniche, di migliorare la conoscenza dell’inglese giuridico, di affinare le tecniche di legal advocacy, sia parlata che scritta, di sviluppare il team-working, di creare un personale network internazionale di alto profilo. Per molti studenti la partecipazione a queste competizioni ha rappresentato negli anni una vera e propria svolta per la carriera, soprattutto a livello internazionale (con l’inserimento in prestigiosi studi legali internazionali o in organizzazioni internazionali, quali l’Unione Europea e le Nazioni Unite)».