Previsioni. Dalla microfinanza incentivi per la ripresa occupazionale
Un investimento "sociale" secondo László Andor, commissario europeo per l'Occupazione, gli Affari Sociali e l'Inclusione, che ha definito il Progress Microfinance come uno strumento per aiutare soprattutto le persone svantaggiate.
Il progetto, lanciato congiuntamente al European Investment Bank Group nel 2010, oltre che a fornire sostegno agli operatori della microfinanza selezionati dal European Investment Fund, offre degli incentivi per aiutare quei gruppi considerati 'a rischio' di insolvenza come, per l'appunto, i giovani.
La copertura del programma si estende, infatti, a tutti quei gruppi che hanno un accesso limitato al credito tradizionale come donne imprenditrici, giovani imprenditori, imprenditori appartenenti a minoranze o disabili. Sono oltre 46 mila le persone in tutta Europa che potrebbero chiedere un prestito fino a 25mila euro attraverso il progress microfinance che intende generare un volume totale di 500 milioni di euro entro il 2019.
Numerose le storie di successo che il rapporto porta ad esempio al fine di stimolare la microimprenditorialità. Fra queste quella di un cameriere portoghese che, dopo aver lavorato per anni come precario, ha utilizzato il prestito per aprire un suo ristorante. Ma i prestiti funzionano anche per "ricominciare tutto daccapo", come dimostra la storia di una coppia di rumeni che, dopo aver perso il posto di lavoro in una miniera, ha deciso di cambiare settore aprendo un'impresa agricola.
La composizione settoriale su cui il microcredito ha dimostrato di poter avere un impatto positivo è, d'altra parte, molto ampia. I settori che hanno usufruito maggiormente dei prestiti garantiti dal progress microfinance sono quelli del commercio e dell'agricoltura dove si localizzano, rispettivamente il 28,5% e il 20% degli imprenditori beneficiati. A seguire, con percentuali inferiori al 10%, gli altri settori come quello del manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi.
Per l'Ilo l'accesso alla microfinanza può effettivamente ridurre il deficit di lavoro dignitoso presente nel mercato occupazionale. L'Ilo vede negli strumenti della microfinanza, e in particolare nel microcredito, l'effettiva possibilità di offrire "un contributo notevole" per la creazione di lavoro dignitoso. Nel 2005, infatti, l'Ilo ha rilasciato una dichiarazione in cui si esplicita il ruolo della microfinanza come strumento utile alla creazione di lavoro dignitoso all'interno di un concetto più ampio di finanza sociale, ovvero una finanza sostenibile e accessibile che si prefigge obiettivi di carattere sociale.
La stessa Ilo ha lanciato, nel 2008, un programma di microassicurazioni, la Microinsurance Innovation Facility, in partnership con la fondazione di Bill e Melissa Gates. Sono oltre 150 milioni le persone a basso reddito che, entro la fine 2012, saranno complessivamente raggiunte dal programma che ha messo a disposizione 18 milioni di dollari a beneficio soprattutto di paesi quali l'Africa, l'Asia, Latina e Medio Oriente.
Inoltre, il Centro internazionale di formazione dell'Ilo di Torino nei giorni scorsi ha ospitato la sedicesima edizione del Programma di formazione del Boulder Institute of Microfinance, uno dei più importanti eventi al mondo sui temi del microcredito e della microfinanza che riunisce circa 300 esperti internazionali provenienti da 86 Paesi diversi.