Il saggio. Merito e competenza contro la dittatura dell'ignoranza
Paolo Iacci, autore di "Sotto il segno dell'ignoranza"
Secondo Paolo Iacci – autore di Sotto il segno dell’ignoranza, Egea, pagine 183, euro 22 - l’affermarsi di questo modello diseducativo è dovuto a diversi elementi. Innanzitutto, la trasformazione della famiglia, che da tradizionale-normativo (la relazione affettiva era il mezzo con cui i genitori trasmettevano ai figli i limiti e le responsabilità del mondo adulto, come il lavoro, il dovere e la competenza) passa a materno-relazionale. A questo si collega anche il ruolo della scuola, che da anni vive un processo di lento, ma progressivo degrado. Incapace di produrre istruzione (basti vedere ai risultati dei test Invalsi) e ancor più scarsa educazione, essa sta perdendo anche la tradizionale capacità di garantire opportunità occupazionali e di funzionare come strumento di avanzamento sociale: l’ascensore sociale si è fermato, l’aver studiato non paga più in termini occupazionali e allora a che serve faticare sui libri? Lo strapotere dell’ignoranza e dell’incompetenza è poi strettamente connesso con la mancanza di desiderio e con l’assenza di un’idea forte di futuro. La voglia di crescere e di migliorarsi è sempre stata una caratteristica fondante dell’essere umano, ma oggi sembra essersi persa. Il futuro non ci appartiene, si cerca di vivere al meglio il presente, unico ambito che ci è dato. Un altro elemento fondamentale è infine rappresentato dall’enorme e repentina diffusione di internet: se da un lato la rete offre un’enorme opportunità di sviluppo culturale, aggiornamento, comunicazione, dall’altro favorisce un’informazione veloce e superficiale, che induce alla massima semplificazione del ragionamento. Il saggio si conclude con un dialogo tra l’autore e Umberto Galimberti, che offre la sua visione sui temi trattati nel libro.