Economia

LE MOSSE DEL GOVERNO. Manovra domani in Senato Cresce la fronda nel Pdl

martedì 16 agosto 2011
La manovra finanziaria sarà incardinata domani al Senato. Il presidente di palazzo Madama, Renato Schifani, ha convocato l'assemblea per domani pomeriggio, mercoledì 17 agosto, alle 16,30, per la presentazione del ddl di conversione del decreto sulla manovra economica. Il provvedimento sarà poi all'esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama a partire da lunedì 22 agosto.LA FRONDA NEL PDL E LA MANOVRA ALTERNATIVA"Siamo circa una ventina ma contatti sono in corso; sa non è facile trovarli. Comunque oggi contiamo di mettere nero su bianco le nostre proposte sulla manovra". Così Giorgio Stracquadanio, quasi il portavoce delle "proposte alternative" sulla manovra in seno al Pdl. Stracquadanio anticipa all'Ansa le proposte del gruppo che, dice, dovrebbe rinfoltirsi nelle prossime ore.- Portare l'età pensionabile per tutti a 67 anni o si punti su soluzioni che ci allineino all'Europa come anticipare la norma che porta a 65 anni l'età pensionabile delle donne a partire dal 2028. Si possono studiare soluzioni intermedie ma dato che la questione previdenziale è quella che pesa di più e che più incide sulla nostra non credibilità bisogna incidere su questo tema.- Stop a qualsiasi forma di pressione fiscale.  Bisogna bloccare tutte le forme di incremento della pressione fiscale già previste. Quindi neppure l'aumento dell'Iva va bene. No alla tassazione dei redditi che andrebbero a colpire quelle fasce sociali che ancora sono da stimolo agli acquisti. - "Fondere" i Comuni e le Province. Non si tratta di abolire i piccoli comuni dotandoli di una sorta di Podestà - spiega - ma di "fondere" i piccoli comuni fino alla soglia virtuosa dei 5000 abitanti. Infatti sotto tale soglia, secondo i dati del Viminale, un cittadino costa di media 1300 euro.Sopra costa 750 euro. Si deve portare la soglia per la sussistenza delle Province a 500.000 abitanti. Come i comuni quelle che non raggiungono tale soglia dovranno essere "aggregate". Dovranno essere cancellati tutti gli Enti intermedi, e sono tanti, tra regione Provincia.- Privatizzare le Municipalizzate. Devono essere  privatizzate, magari con forme diverse, le 700 municipalizzate. Ciò deve accadere in tempi brevi: 18 mesi. Pensiamo a commissari 'ad actà che siano incaricati della messa sul mercato delle municipalizzate.BERLUSCONI: SALDI INTOCCABILI, MA POSSIBILI MIGLIORAMENTISilvio Berlusconi, alla vigilia della riapertura di piazza Affari, torna a difendere la manovra varata dal governo per fronteggiare la crisi, sostenendo che i saldi sono ''intoccabili'', ma aprendo a ''miglioramenti'' provenienti anche dalle opposizioni, con le quali spera in un dialogo costruttivo, tale da consentirgli di non mettere la fiducia.Il premier, però, boccia sia l'ipotesi di un aumento dell'Iva, sia la proposta di sostituire il 'contributo di solidarietà per i redditi sopra i 90mila euro con altre misure. ''I saldi della manovra sono intoccabili'', ammonisce il presidente del Consiglio che verso le 19 decide di lasciare villa La Certosa per concedersi un gelato con i nipotini Alessandro e Edoardo, figli di Barbara. "Ma se durante il percorso parlamentare emergono delle nuove idee migliorative, nulla osta a che siano accolte'', aggiunge il capo del governo. L'Esecutivo, promette, guarderà alle proposte ''senza fare distinzioni sulla fonte dalla quale provengono'' anche con l'obiettivo di rendere ''più accettabile'' la manovra al Paese. Il Cavaliere sa che le misure adottate rischiano di scontentare molti dei suoi sostenitori. Forse anche per questo decide di affrontare la piazzetta di Porto Rotondo, solitamente popolata da suoi fan. Un modo, forse, per testare il polso del suo elettorato. E l'effetto sembra farlo ben sperare. Quando arriva nel centro della località turistica diverse persone sedute ai tavolini dei caffé si alzano in piedi ad applaudirlo. Lungo la passeggiata sul molo, inoltre, è una continua richiesta di foto e autografi. Qualcuno magari lo ignora, ma nessuno lo contesta. Lui dice di non essere sorpreso. ''È il segno che non c'è stato un calo del consenso nei miei confronti, anzi...'', sostiene. Ad ogni modo, il Cavaliere non sembra intenzionato a cambiare l'impianto della manovra. Prima boccia l'ipotesi di un aumento di un punto dell'Iva perché pur dando un gettito importante (circa 5 miliardi), avrebbe due effetti negativi: ''contrarre'' i consumi e stimolare l'evasione fiscale. Anche il contributo di solidarietà sembra destinato a restare: è un fattore di ''giustizia'' per non far gravare la manovra solo sulle classi sociali più ''disagiate'', spiega. L'introito non sarà grande, visto che darà ''molto meno di un miliardo'' di euro - precisa - ma resta un provvedimento ''giusto''. Inoltre, aggiunge, e' sempre possibile modificarne qualche aspetto, magari alleviando il prelievo per chi ha familiari a carico. Insomma, non e' una patrimoniale che sarebbe ''ingiusta'' oltre che ''inutile''. Quanto al possibile voto di fiducia, il capo del governo frena, ma non smentisce del tutto l'ipotesi: ''Spero non serva'', dice, auspicando senso di ''responsabilità'' da parte di tutti. Non solo delle opposizioni, ma anche della maggioranza, visto che ai frondisti del Pdl chiederà ''disciplina'' di partito per arrivare ad un voto unanime. Berlusconi non manca di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Con Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, che gli ha chiesto di puntare su Iva e pensioni: ''Confcommercio chiede esattamente il contrario'', è la sua replica. Con Giulio Tremonti che, pur senza nominarlo, sembra indicare come colui che a sua insaputa ha allungato il prelievo di solidarietà da due a tre anni.