Economia

Tecnologia. Il creatore di ChatGPT offre soldi a chi si lascia scansionare l'iride

Pietro Saccò lunedì 7 agosto 2023

Ricardo Maciera, responsabile per l'Europa di Orb, mostra l'apparecchio di Worldcoin

L’ultimo progetto di Sam Altman, l’uomo dietro ChatGPT, è ancora più inquietante del suo “grande modello linguistico” che ha spaventato diversi esperti dell’intelligenza artificiale. Il progetto si chiama Worldcoin e ha l’obiettivo di diventare «la più grande rete pubblica di identità e finanza, aperta a tutti indipendentemente dal Paese, dal background e dallo status economico».

Al centro c’è il Worldcoin Token (wld), una criptovaluta non diversa dalle centinaia già in circolazione da anni: come i bitcoin è decentralizzata, cioè priva di un’autorità che faccia da banca centrale, e funziona con un sistema di catena a blocchi (la blockchain). Ciò che la rende diversa dalle altre è il sistema con cui Altman ha pensato di verificare l’identità degli utenti della sua criptovaluta: chiede alle persone di lasciarsi scansionare l’iride.

Il progetto Worldcoin è partito tre anni fa, ma solo lo scorso 24 luglio è stato lanciato su larga scala. In sessantatré città di quattordici Paesi – compresi Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, India e Giappone – sono stati installati gli Orb, scintillanti sfere di metallo grandi come un pallone da calcio che attraverso una fotocamera catturano un’immagine dell’iride e generano un codice univoco per identificarla. Dal momento che non esistono due persone con l’iride identica, Orb può assegnare a ogni essere umano un suo codice – la Worldcoin ID –, una sorta di documento di identità biometrico molto affidabile, perché falsificare un iride è estremamente complicato. Sottoporsi a questa procedura di rilevazione biometrica non è obbligatorio per avere dei wld, ma chi accetta di lasciarsi scansionare gli occhi riceve in omaggio 25 criptovalute, un pacchetto che Worldcoin chiama “genesis grant”. Alle quotazioni attuali sul mercato delle criptovalute un wld è valutato 2,15 dollari, quindi questo pacchetto di benvenuto vale più o meno 50 euro. Dopodiché chi si è identificato tramite Orb può richiedere un wld a settimana per un tempo indeterminato (al momento non sono previsti limiti).

Kaleem, ingegnere 22enne di Bangalore, mentre si fa scansionare l'iride in un centro commerciale - Reuters

Quasi 2,2 milioni di persone si sono registrate per avere la loro Worldcoin ID, che si concretizza in una tessera con il proprio codice generato dall’immagine dell’iride. Nelle scorse settimane in decine di migliaia si sono messi in fila per farsi prendere l’immagine dell’iride nei centri commerciali in cui Worldcoin ha installato i suoi 1.500 Orb, tra Londra, Tokyo, Parigi, Bangalore e altre decine di città in tutti i Continenti. «Stamattina ne ho parlato a mio fratello. “Gli ho detto: sono soldi gratis, vuoi venire con me a prenderli?”» ha raccontato all’agenzia Reuters uno di loro, un giovane londinese studente di ingegneria. Il fatto di cedere i propri dati biometrici a un’azienda lo inquieta solo fino a un certo punto: «È abbastanza preoccupante, ma penso che ormai molte aziende abbiano i nostri dati» constata il ragazzo.

Tecnicamente a chi si presenta per la scansione dell’iride non è richiesta nessuna informazione personale, nemmeno il nome: ci si lascia prendere l’immagine dell’occhio e si ottiene il codice univoco personale, che è anonimo. Si può anche chiedere di eliminare la foto del proprio occhio dai database (nei quali così rimane solo il codice generato dall’immagine dell’iride).

Operatori di Orb in un centro commerciale brasiliano - Orb

I governi sono allarmati. Le autorità della privacy in Francia, Regno Unito e Germania hanno avviato le loro verifiche. « A un primo sguardo, queste tecnologie non sono consolidate né ben analizzate per lo scopo specifico dell’elaborazione nel campo del trasferimento di informazioni finanziarie» ha spiegato il responsabile dell’autorità della privacy della Baviera (in Germania la protezione dei dati personali è regolata a livello di Land). Mercoledì il ministro degli interni del Kenya ha annunciato la sospensione dell’attività di Worldcoin dopo che almeno 35mila persone si erano presentate per farsi scansionare l’iride nel centro commerciale Imaara di Nairobi. È chiaro che nei Paesi più poveri quei 25 wld sono una tentazione forte: scambiati con scellini kenioti, equivalgono al 40% del salario mensile medio.

Non è chiaro invece che cosa Altman e i suoi soci in questo progetto – Alex Bania e Max Novendstern – intendano fare con l’enorme database di dati biometrici personali che stanno creando. In diversi interventi pubblici l’imprenditore ha parlato dell’importanza di distinguere le persone vere dagli automi in un mondo dove l’intelligenza artificiale sarà sempre più presente. « Nell’era dell’AI, l’esigenza di provare di essere una persona non è più una questione discutibile; la vera domanda è se le soluzioni di “prova della personalità” che abbiamo possono essere centrate sulla privacy, decentralizzate e il più inclusive possibili » ha detto Blania. Nemmeno la struttura su cui è organizzata Worldcoin è rassicurante: il progetto è gestito da un’azienda del Delaware (il paradiso fiscale in territorio statunitense) e dalla Worldcoin Foundation, una non profit incorporata nelle Isole Cayman.