Lavoro. Giro di vite sui tirocini extracurriculari: riservati a soggetti in difficoltà
Stage riservati a persone in difficoltà, la stretta della legge di Bilancio
Un giro di vite sugli stage per i giovani che si affacciano al mercato del lavoro. Arriva dalla nuova legge di Bilancio e potrebbe rivoluzionare le regole per lo svolgimento dei tirocini extracurriculari, quelli che cioè vengono effettuati al di fuori di un corso di studi. Uno degli emendamenti proposti dal ministero del Lavoro prevede infatti un’applicazione circoscritta ai soggetti con difficoltà di inclusione sociale. Non quindi giovani freschi di diploma o di laurea ma persone svantaggiate per le quali l’ingresso nel mondo del lavoro è assai più arduo: disabili, detenuti ed ex detenuti, tossicodipendenti.
La norma impone una "congrua indennità di partecipazione" e una durata massima. Tutti i tirocini dovranno essere tracciabili e monitorabili con una comunicazione obbligatoria. Previsti limiti numerici per i tirocini attivabili, in relazione alle dimensioni d’impresa e l’obbligo di assunzione di una parte dei tirocinanti. Sarà necessario redigere un bilancio delle competenze e rilasciare una certificazione di quelle acquisite. Le sanzioni per la mancata corresponsione dell’indennità di partecipazione sono salatissime: vanno dai mille fino a 6mila euro. Ma non c'è solo la multa: è previsto, in caso di tirocinio svolto in modo fraudolento, il riconoscimento della "sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato" in seguito al pronunciamento del giudice del lavoro su domanda del tirocinante.
L’applicazione pratica sarà affidata alle Regioni. La norma chiede loro e al governo di trovare un accordo entro sei mesi per definire le nuove linee guida in merito in sede di Conferenza Stato-regioni. Se la “difficoltà di inclusione sociale” sarà intesa in senso più ampio, i tirocini extra-curriculari potrebbero non scomparire quasi del tutto. Si calcola che la norma potrebbe cancellare circa il 90% dei tirocini. Una mediazione potrebbe essere l’inserimento nella categoria delle persone svantaggiate si inseriscono anche i disoccupati, che in Italia sono 2,3 milioni.
C’è da dire che i tirocini extracurriculari sono spesso usati in maniera impropria per ottenere personale a basso costo, senza dover riconoscere loro alcun diritto ad un eventuale contratto di lavoro. I dati del ministero fotografano una situazione preoccupante spesso priva di regole. Gli stage non sono appannaggio dei giovani freschi di studio, c'è una fetta di ultracinquentenni che prova a rimettersi in gioco attraverso questo strumento.