Nuovo Pignone / Baker Hughes. Le maschere da snorkeling diventano respiratori
Baker Hughes supporta le strutture sanitarie nell’emergenza Coronavirus, mettendo a disposizione le proprie tecnologie avanzate di additive manufacturing (stampa 3D) per la realizzazione di oltre 110 kit per respiratori di emergenza. Baker Hughes lavora nel nostro Paese principalmente attraverso Nuovo Pignone. È un gruppo con oltre 5mila lavoratori e sette siti a Firenze, Massa, Bari, Vibo Valentia, Talamona (So), Casavatore (Na) e Cepagatti (Pe); un cantiere di assemblaggio a Carrara ove progetta e costruisce principalmente compressori per il mercato energetico oltre ad occuparsi di sviluppo e produzione di turbine a gas, compressori e turbine a gas.
In queste difficili settimane contrassegnate dal Covid-19 la società produce a Talamona e Firenze valvole e adattatori per respiratori a favore della Croce Rossa della Calabria. I kit, stampati secondo il brevetto presentato da Isinnova, trasformano maschere da snorkeling Decathlon in respiratori d’emergenza destinati alle terapie intensive e sub-intensive degli ospedali della Regione. Anche il sito Baker Hughes di Montrose in Scozia sta collaborando al progetto, mettendo a disposizione le proprie capacità produttive. La spedizione degli oltre 110 kit è stata completata qualche giorno fa e sarà la Croce Rossa insieme alla Protezione Civile a formare i dottori dei vari ospedali calabresi sull’utilizzo della maschera e l’assemblaggio dei componenti dei kit di adattamento.
Baker Hughes peraltro mette a disposizione le proprie tecnologie e competenze per contrastare l’emergenza sanitaria in tutto il mondo. Lo stabilimento Baker Hughes di Houston, in Texas, ad esempio, sta utilizzato le proprie tecnologie 3D per la produzione di supporti per visiere destinati agli operatori sanitari. A Oklahoma City, ha fornito 2000 visiere alla University of California San Francisco e produce supporti per visiere a favore di strutture sanitarie locali. Il team di Additive Manufacturing dello stabilimento di Celle, in Germania, ha fornito prototipi per visiere all’ospedale universitario di Amburgo-Eppendorf e fornirà nelle prossime settimane visiere a diversi ospedali di Madrid. Il team di Additive Manufacturing di Aberdeen in Scozia, invece, sta donando 2mila visiere al Royal Surrey Hospital e ha in programma un’ulteriore donazione di 1.000 visiere ad altri ospedali locali.