Economia

La storia/2. Laura e l'app per battere la malattia

venerdì 5 maggio 2017

Laura Rossi, creatrice di una mappa infografica

Sapere cosa si deve fare e in che direzione si deve andare è sempre utile nella vita. Ma lo è ancora di più quando ti viene diagnosticata una patologia che fa paura e non sai come affrontare. Laura Rossi lo ha capito quando nel 2015, durante il suo tirocinio in tecniche di radiologia, le hanno diagnosticato un linfoma di Hodgkin. Lei, studentessa genovese con alle spalle già una laurea in Lettere e un Dottorato in Archeologia Industriale, in pochi mesi si è ritrovata a dover seguire un percorso terapeutico del quale, fino a quel momento, non sapeva nulla. È allora che ha avuto l’idea di creare una mappa infografica che mostrasse al paziente le tappe delle visite a cui questo sarebbe stato sottoposto, per aiutarlo a superare timori e dubbi. Perché la malattia fa meno paura se si “conosce” il percorso. La sua idea ha catturato l’attenzione di uno degli ematologi dell’ospedale e così ha iniziato a dare vita al suo progetto, H-Maps, che in un solo anno ha fatto molta strada (oggi Laura ha 35 anni) ed è diventato una vera e propria start-up.

Nel team, insieme a lei, ci sono altre due donne, Valeria Pasero, sua collega di corso in tecniche di radiologia, Stefania Scopelliti, 35 anni, bioingegnere, e un ingegnere informatico di 35 anni, Luca Chiabrera.
H-Maps può essere declinato sia su un supporto cartaceo ─ una locandina pieghevole per raggiungere chi non è digitalizzato ─ sia digitale. Il fulcro del progetto sta nello sviluppo di un’applicazione (compatibile per Ios e Android) che permette al paziente di seguire l’avanzamento del proprio percorso e di avere informazioni o lasciare feedback sulla qualità di vita durante le terapie e sulle ricadute sociali e psicologiche dei trattamenti. Un altro degli obiettivi di H-Maps è accompagnare il paziente con una spiegazione pratica per non perdersi nelle strutture ospedaliere, dove molto spesso ci si smarrisce proprio per le scarse indicazioni. L’accesso all’applicazione sarà strettamente personale e coperto da password.

«Ho voluto creare uno strumento che servisse ad affrontare le paure che naturalmente nascono nel corso della malattia e che allo stesso tempo fornisse delle indicazioni preziose sul percorso terapeutico», ha affermato Laura.

L’applicazione, che sarà scaricabile gratuitamente, si rivolge nella sua versione pilota ai pazienti della Clinica ematologica dell’Ospedale San Martino di Genova per il trattamento del Linfoma di Hodgkin secondo il protocollo internazionale abvd.

Il potenziale di replicabilità di H-Maps consentirà, nella sua fase di implementazione, di rivolgersi anche ad altri reparti per poter essere applicato a patologie compatibili, allargando così il numero di pazienti raggiunti.