Svelata al Salone di Ginevra. Si chiama LaFerrari l'erede della Enzo
Hanno risparmiato sulla fantasia, per fortuna non sui cavalli (900). Si chiamerà infatti “LaFerrari” (così, tutto attaccato) la nuova iconica vettura del Cavallino Rampante considerata l'erede della “Enzo”, e il nome è l'unico particolare deludente. Lo ha svelato al Salone di Ginevra, dove il nuovo bolide fa il suo debutto mondiale, il presidente Luca Cordero di Montezemolo.
La nuova serie speciale limitata è la prima ibrida nella storia della Ferrari, grazie all'innovativa tecnologia HY-KERS, ed è prodotta in soli 499 esemplari per i quali sono state già state ricevute più del doppio delle richieste da tutto il mondo. Un particolare: costa un milione di euro, tasse escluse. "Vogliamo dedicare questa macchina ai migliori clienti, a quelli veri, a chi ha già almeno due Ferrari", ha spiegato Montezemolo. Dall'Italia sono giunte oltre 40 richieste, solo 25 saranno accolte.
“Abbiamo voluto chiamare questa vettura LaFerrari - ha detto Montezemolo - perché è l'espressione massima delle eccellenze della nostra azienda: l'innovazione tecnologica, le prestazioni, lo stile avveniristico, le emozioni di guida che sa trasmettere. LaFerrari - ha aggiunto - è una vettura straordinaria, destinata ai nostri collezionisti, che ha in sè le soluzioni tecniche che in futuro saranno applicate ai modelli della gamma e costituisce il termine di confronto per tutto il settore. Rappresenta le migliori capacità progettuali e realizzative di tutta la nostra azienda, incluse quelle acquisite in Formula 1, un patrimonio di conoscenza unico al mondo”.
Particolarmente significativo è stato il lavoro sul motopropulsore ibrido che ha utilizzato anche il know-how della Scuderia sul KERS. La tecnologia ibrida utilizzata, denominata HY-KERS, è il perfetto equilibrio tra massimizzazione della performance e riduzione dei consumi. Le prestazioni da primato infatti (accelerazione da 0-100 km/h in meno di 3 secondi e una da 0-200 Km/h in meno di 7 secondi, tempo sul giro a Fiorano inferiore all'1'20", 5" più rapida della Enzo e di oltre 3 secondi della F12berlinetta) ne fanno la vettura stradale più veloce costruita della storia della Casa di Maranello. Pur emettendo solo 330 gr/km di CO2.
LaFerrari non funziona in modalità completamente elettrica, anche se il sistema HY-KERS è stato studiato per agire anche in questa modalità per alcuni chilometri su future applicazioni. In fase di sperimentazione una versione con marcia full electric è arrivata a emettere soli 220 gr/km di CO2 sul ciclo combinato. Proiettata nel futuro è anche l'impostazione degli interni, con un'interfaccia uomo-macchina fortemente ispirata a quella di una Formula 1.
L'architettura poi ha rappresentato la prima vera sfida in fase di impostazione del progetto. L'obiettivo era ottenere una distribuzione dei pesi ottimale (59% sul posteriore) e un passo contenuto pur in presenza degli ingombri dei moduli elettrici. Tutte le masse sono state collocate tra i due assi e il più possibile vicino al pianale in modo da abbassare il baricentro (è sceso di 35 millimetri rispetto alla Enzo) per garantire dinamicità e maneggevolezza. Un contributo rilevante è venuto anche dal layout degli interni: il sedile è fisso ed è conformato sulla figura del guidatore che può invece regolare la pedaliera e il volante per la miglior posizione di guida, studiata seguendo le indicazioni fornite da Fernando Alonso e Felipe Massa, che hanno partecipato attivamente a tutto il processo di sviluppo.
Il telaio segue le stesse metodologie di progettazione impiegate in Formula 1 ed è realizzato nelle stesse aree produttive. Ciò ha permesso di ottimizzare il design, integrando le diverse funzioni per ottenere la migliore rigidità torsionale (+27%) e flessionale (+22%) possibile e contenere allo stesso tempo i pesi.
Il motopropulsore termico è un V12 di 6262 cm3 da 800 Cv e 9250 giri al minuto massimi, con un rapporto di compressione di 13.5:1 e una potenza specifica di 128 CV/l. A questo è accoppiato un motore elettrico da 120 Kw, per una potenza totale di 963 CV. L'elevata coppia fornita dal motore elettrico a bassi giri ha permesso di ottimizzare il rendimento di quello termico agli alti regimi. Ne risulta una coppia totale di oltre 900 Nm. I principali elementi del sistema ibrido sono due motori elettrici - uno per erogare potenza alle ruote e l'altro per i sistemi ausiliari - sviluppati in collaborazione con Magneti Marelli - e un pacco batterie alloggiato nel pianale, le cui celle sono assemblate nel reparto della Scuderia Ferrari dove viene realizzato il KERS della F138. Le batterie pesano solo 60 kg e sono ricaricate in diversi modi: durante le frenate, anche quelle particolarmente intense in cui interviene l'ABS, e ogni volta che il motore termico produce coppia in eccesso che invece di disperdersi viene recuperata. Il motore elettrico è montato in coda al cambio F1 doppia frizione, per fornisce un efficiente utilizzo dell'energia dal motore elettrico alle ruote quando scarica coppia e dalle ruote al motore, in fase di ricarica.
Lo stile è avveniristico ma allo stesso tempo legato con la tradizione del marchio. Un elemento evidente è ilprofilo, con il muso fendente e un cofano anteriore molto basso che mette in risalto i parafanghi muscolosi, una chiara citazione delle Ferrari Sport Prototipo di fine anni '60. Gli elementi di carrozzeria sono di chiara ispirazione F1 e il volante ha un nuovo disegno con i comandi integrati e le leve cambio fissate al piantone in modo da essere facilmente raggiungibili in tutte le condizioni di guida.