EOF. La scuola indiana di Caren per un'economia più equa
Caren Rodrigues
Lo scorso settembre, Economy of Francesco 2022 ha raccolto nella inconfondibile cornice di Assisi giovani economisti, imprenditori e changemaker di oltre 100 Paesi che nei tre anni precedenti si erano impegnati a dare un contributo attivo a una nuova stagione di dibattito e pratica economica secondo la visione di papa Francesco. Lo stesso Papa Francesco ha presenziato all’ultima delle tre giornate dell’evento, il 24 settembre, ascoltando le esperienze di alcuni di loro. Tra questi, Caren Rodrigues, giovane accademica indiana con un dottorato in Management, assistente universitaria al St. Joseph’s Institute of Management (Sjim) di Bangalore. Per lei l’esperienza umbra è stata un’occasione preziosa per descrivere le opportunità che la partecipazione all’iniziativa le hanno offerto come pure il suo contributo, a partire dal ruolo di guida dei ricercatori della divisione Management di Economy of Francesco.
Davanti a Papa Francesco, Caren ha ricordato l’avvio della Divisione, le sue attività online nel mezzo della pandemia globale da Covid 19 con i partecipanti da ogni parte del mondo chiusi nello proprie case dai lockdown. La giovane ha descritto l’eccezionale collaborazione e la grande mole di lavoro svolta in modo esclusivamente virtuale per quasi tre anni e ha sottolineato il contributo di famosi studiosi e aziende che hanno interagito con i membri della Divisione per fornire idee e percorsi. È stato anche sottolineato, però, anche come la Divisione abbia risposto alla necessità pressante di indirizzare il management verso il bene comune. In secondo luogo, in quanto coordinatrice dell’hub indiano di Eof presso il Sjim di Bangalore, Caren ha spiegato come questo abbia sviluppato una piattaforma da cui alcune tra le più importanti personalità della ricerca, dell’impresa e della politica hanno parlato alla comunità globale di Economy of Francesco riguardo ciò che l’India può insegnare per costruire un’economia più equa e giusta per i poveri. In questo modo l’hub indiano di Economy of Francesco ha mostrato come sia possibile incorporare influenze internazionali, multiculturali, multireligiose e anche laiche nel pensiero e nella pratica economica, promuovendo così uguaglianza delle opportunità e risultati secondo la visione di Economy of Francesco.
La terza esperienza di cui Caren Rodrigues ha parlato al Papa riguarda le due Scuole di EoF, sessioni educative per fornire ai giovani una conoscenza rigorosa degli aspetti economici e organizzativi da utilizzare nella partecipazione alle iniziative di EoF. Per questo la giovane accademica ha espresso apprezzamento per la capacità degli organizzatori di coordinare un gruppo eterogeneo di esperti – da premi Nobel come Joseph Stiglitz a esperti di Economia degli impianti – che per due anni hanno interagito con i partecipanti a EoF, a quattr’occhi. Al Santo Padre, infine, Caren ha comunicato la sua gratitudine per essere parte dell’Accademia di Economy of Francesco, una rete internazionale di studiosi con l’obiettivo di promuovere la ricerca scientifica sui temi affrontati da Eof. L’Accademia ha garantito un sostegno a tutto tondo per attivare il dialogo tra eminenti accademici e giovani ricercatori, alimentando a livello locale la ricerca di una economia più sostenibile a beneficio di tutti. Caren ha così concluso la riflessione sull’incontro avvenuto a settembre ad Assisi: «Penso che il Papa abbia mantenuto quanto promesso quando ha invitato noi giovani a partecipare a Economy of Francesco. Ha dato vita a una piattaforma concretamente multinazionale e multiculturale e, attraverso la promozione di questo spazio, ha garantito a Economy of Francesco la legittimità per attrarre alcuni tra i maggiori esperti mondiali e per creare iniziative che noi giovani possiamo promuovere nella ricerca di una economia e di un ambiente migliori».
Anche su come utilizzare in concreto le sollecitazioni e le risorse acquisite finora in EoF Caren sembra avere le idee piuttosto chiare: « Dal 2008 almeno il mondo ha imparato che non è possibile proseguire col business as usual. Anche in India si è fatta strada la coscienza – nel governo come nella società civile – che un capitalismo senza redini può causare grandi distorsioni. Nelle mie ricerche e nell’insegnamento indirizzati a una nuova generazione di leader dell’imprenditoria indiana non potrò non includere le intuizioni e le esperienze sviluppate in Economy of Francesco».