Economia

Tecnologie. La logistica del futuro all'Interporto della Toscana Centrale

Maurizio Toma mercoledì 20 luglio 2022

L’Interporto della Toscana Centrale è situato a ridosso di Prato, a poche centinaia di metri dalla Stazione Centrale della cittadina capitale del tessile Italiano. Questa struttura dedicata alla logistica occupa una superficie di 780 mila metri quadrati, è operativa 24 ore sette giorni su sette con un traffico quotidiano di circa 2.500 TIR, 700 mezzi più leggeri fra furgoni entro i 35 quintali e vetture ed è terminal di 11 linee ferroviarie. Un volume di traffico tanto imponente si presta dunque perfettamente alla sperimentazione di sistemi e processi innovativi come deciso dal presidente Francesco Querci che, insieme al Senior Innovative Partner Roberto Maldacea, ha deciso di ricorrere alle più moderne tecnologie disponibili per fare dell’hub toscano un polo della logistica all’avanguardia a livello europeo.

Va detto che Prato è una delle città dove si sta sperimentando con successo il sistema 5G, fattore determinante a vantaggio della digitalizzazione della struttura. Non è un caso, infatti, se fra i protagonisti di questa concreta iniziativa ci siano colossi come TIM che ha messo a segno un sistema di acquisizione rapidissimo e molto preciso del gigantesco flusso di informazioni gestito dalla centrale operativa dell’interporto toscano e Cisco che garantisce, oltre alla protezione di tutti i dati un più efficiente sistema di rilevazione del traffico che, sfruttando numerosi sensori e il circuito interno delle telecamere di sorveglianza, rileva gli ingressi dei singoli mezzi arrivando perfino a riconoscere ogni autista, ottimizza i percorsi e la gestione degli stalli di carico e scarico e rende più sicura ed efficace l’attività della struttura. Anche ESRA, il più diffuso provider di energia ha inteso cooperare mettendo a disposizione tutta la propria competenza ed esperienza nella gestione della rete elettrica e partecipando alla creazione di una serie di postazioni di ricarica veloce per i mezzi elettrici installando colonnine da 200 kW/h che, in tempi brevi potranno essere affiancate da colonnine super potenti fino a 500 kW/h in previsione del diffondersi dei camion a propulsione elettrica ma arrivando anche a immaginare in un futuro assai prossimo la creazione di una stazione di rifornimento di idrogeno per i mezzi dotati di fuell cells.

Anche ENAV è un partner di questo processo di innovazione perché l’interporto di Prato è costeggiato lungo uno dei suoi lati dal fiume Bisenzio che poi arriva fino in città e che, in prospettiva, potrebbe rappresentare un corridoio ideale per la consegna di pacchi relativamente leggeri grazie a droni volanti a guida autonoma. L’elettrificazione dei mezzi svolge un ruolo determinante nelle intenzioni del management dell’interporto e quindi ci si è rivolti alla piemontese Regis che produce una serie di furgoni elettrici compatti ideali nella loro versatilità alla consegna del cosiddetto “ultimo miglio” e alla francese Navya per la sperimentazione di uno shuttle elettrico a guida autonoma per la rete di spostamenti interni del personale. A Prato, insomma, il futuro della logistica è già realtà.