Da ottobre. La Germania porta il salario minimo a 12 euro l'ora
Il Bundesrat, la Camera delle Regioni tedesca, ha approvato l'aumento del salario minimo a 12 euro lordi all'ora, a partire dal 1° ottobre. La misura, voluta dai socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz, era già stata approvata il 3 giugno dal Bundestag, la Camera bassa del Parlamento. La Spd lo ha sempre considerato un obiettivo fondamentale nella definizione delle trattative di coalizione di governo con Verdi e liberali. Ma molti economisti ed esperti temono che possa contribuire ulteriormente alla corsa dell’inflazione che ormai in Germania sfiora l’8%. L’organizzazione dei datori di lavoro teme che questa misura possa aumentare i costi delle imprese e quindi di conseguenza i prezzi.
L’aumento del salario minino orario a 12 euro, introdotto per legge nel 2015 con un minimo di 8,50, poi salito nel 2021 a 9,60 euro all’ora, porterà a un miglioramento della retribuzione per quasi 6,2 milioni di lavoratori su una popolazione attiva in Germania di 45,2 milioni di persone. Secondo alcuni studi della Hans Böckler Stiftung tra i 50 mestieri che potrebbero approfittarne maggiormente ci sarebbero fioristi, parrucchieri, panettieri, impiegati di studi medici e di avvocati. La misura è sostenuta apertamente dai sindacati perché l’aumento del salario minimo aumenterà il potere d’acquisto complessivo di 4,8 miliardi di euro.
Uno studio, sempre della Hans Böckler Stiftung, sostiene che il salario minimo di 12 euro contribuirebbe a offire un salario più equo a molti lavoratori e avrebbe effetti positivi sull’occupazione, favorendo la crescita economica. Inoltre si stima anche un aumento delle entrate fiscali per 20 miliardi di euro all’anno, utili per investimenti pubblici.
La misura, invece, secondo la Bundeszentrale für Politische Bildung, istituzione che fa capo al ministero dell’Interno, non contribuisce a contrastare la povertà poiché in Germania molti percettori di salario minimo sono costretti a richiedere sussidi sociali.