Il mercato del lavoro italiano è ancora in sofferenza, ma nel corso degli ultimi quattrotrimestri lo Jobs act ha portato un "rinnovato dinamismo", tanto da poter diventare un esempio per altri Paesi dell'eurozona che ancora latitano in campo di riforme strutturali. Questo il verdetto contenuto nel bollettinoeconomico della Bce, che ospita un approfondimento dedicato ai temi dell'occupazione nel quale sottolinea come in Italia "è stata registrata un'accelerazione dell'occupazione negli ultimi quattro trimestri"."La ripresa dell'attività nell'area dell'euro si è accompagnata a una considerevole creazione di posti di lavoro.Tuttavia, ad appena 12 trimestri dal recupero del Pil dell'area dopo la crisi, è ancora troppo presto per stabilire se la forte espansione recente dell'occupazione rimarrà verosimilmente una caratteristica di lungo periodo dei mercati del lavoro dell'area - osserva la banca centrale europea -. Vale tuttavia la pena di notare come i due Paesi che hanno registrato la maggiore crescita del prodotto e dell'occupazione dall'inizio della ripresa, vale a dire Germania e Spagna, siano tra quelli che hanno attuato le riforme più ampie dei rispettivi mercati del lavoro dalla metà degli anni Duemila"."La riforma del mercato del lavoro introdotta in Italia nel 2015 ha altresì contribuito al rinnovato dinamismo dell'occupazione nel Paese negli ultimi trimestri - conclude Francoforte -. Queste osservazioni potrebbero incoraggiare le altre economie dell'area ad attuare ulteriori riforme".