Banche. La banca centrale svizzera in soccorso di Credit Suisse
La sede della banca centrale svizzera, a Zurigo
La Banca nazionale svizzera è intervenuta in aiuto di Credit Suisse, la seconda banca del Paese in forte difficoltà.
Credit Suisse otterrà dalla banca centrale un prestito fino a 50 miliardi di franchi svizzeri nell’ambito di un programma di prestiti garantiti e liquidità a breve termine, dando in garanzia «asset di alta qualità». La banca svizzera ha anche annunciato l’avvio di un’offerta per ricomprare proprie obbligazioni in euro e in dollari per 3 miliardi di franchi complessivi.
«Queste misure dimostrano un'azione decisiva per rafforzare Credit Suisse mentre continuiamo la nostra trasformazione strategica per fornire valore ai nostri clienti e ad altri stakeholder. Ringraziamo la Banca nazionale svizzera e l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari mentre eseguiamo la nostra trasformazione strategica. Io e il mio team siamo decisi ad andare avanti rapidamente per offrire una banca più semplice e mirata, costruita intorno alle esigenze dei clienti» ha detto il ceo Ulrich Körner.
Le azioni della banca, quotate a Zurigo, sono in ripresa: a un’ora dall’apertura guadagnano il 20%. L’effetto “solievo” si è allargato al resto del settore bancario europeo. In Italia a un’ora dall’apertura l’indice Ftse Mib dopo la caduta di martedì segna +0,7%.