L'iniziativa. Ai dipendenti un bonus da 500 euro. Ma solo per i negozi del borgo
Lo spopolamento delle aree interne e la mancanza di investimenti sulle periferie sono problemi che si fanno sempre più urgenti, ma ci sono aziende che navigano controcorrente. È il caso di Brovind, realtà specializzata nella movimentazione industriale su base vibrante, che impiega 145 dipendenti nei tre stabilimenti di Cortemilia, un borgo di circa 2.100 abitanti nel cuneese. Un luogo a cui l’azienda ha contribuito a cambiare volto: l’imprenditrice Paola Veglio, oltre a far prosperare l’azienda, da tempo investe sul territorio che la ospita, riaprendo, ad esempio, un albergo, ristorante e pizzeria nel centro del paese, chiuso da anni, che ora funge da mensa aziendale, ma anche da attrazione per i turisti. A questo si è aggiunta la ristrutturazione e riqualificazione di un polo industriale dismesso da decenni, di 33mila metri quadrati, per creare la nuova sede produttiva dell’azienda, all’insegna dell’automazione e della sostenibilità energetica. Oggi si aggiunge una nuova iniziativa: per Natale, i 145 dipendenti di Brovind riceveranno buoni da 500 euro spendibili nei negozi del piccolo borgo.
«La nostra azienda, nel periodo natalizio, ha sempre distribuito ai dipendenti buoni dedicati alle catene della grande distribuzione. Da qualche anno, però, ho pensato di cambiarne la destinazione d’uso, in favore dei piccoli negozi locali. In questo modo, possiamo estendere il raggio d’azione positivo di questo fringe benefit, dal dipendente al territorio, rafforzando la mutua cooperazione tra la nostra azienda e Cortemilia» ha spiegato Veglio. All’iniziativa ha destinato 70mila euro: «Andranno a sostenere il tessuto economico territoriale, costituito in prevalenza da piccole botteghe di paese, che faticano a competere con lo strapotere del commercio elettronico». Lo scopo è sempre quello di «riportare Cortemilia al suo antico splendore, ampliando la sua notorietà, che oggi riguarda enogastronomia e turismo, anche alla sfera dell’innovazione tecnologica. L’idea è quella di trasformare questi magnifici territori in una meta attrattiva per le giovani menti più brillanti che, qui, potranno trovare un polo industriale all’avanguardia, in cui crescere e formarsi» prosegue Veglio.
Tra le iniziative attuate, spicca anche l’abbattimento totale della retta dell’asilo nido per i figli dei dipendenti: «Restare in un piccolo territorio richiede determinazione e una buona dose di coraggio, ma noi siamo convinti che ne valga la pena. Sosteniamo chi sceglie di restare qui, impiegando prevalentemente persone del posto e promuovendo attivamente l’inserimento dei giovani locali nella nostra azienda. Crediamo fermamente che creare valore e contribuire alla comunità siano fondamentali per mantenerla viva. In cambio, riceviamo impegno, entusiasmo e partecipazione, elementi essenziali per crescere e affrontare il futuro con fiducia». La sfida è sempre quella di contrastare la denatalità: la speranza è che anche Cortemilia abbia il suo piccolo miracolo di Natale.