Innovazione. Arriva l'auto ricaricata dal robot, e che prenota il ristorante
L'Automated Valet Charging di Bosch
L'elettronica nelle automobili da tempo è un matrimonio consolidato. E ricchissimo. Secondo uno studio di Fortune Business Insights, le aziende che se ne occupano si spartiscono un mercato che oggi vale 259,63 miliardi di dollari e che nel 2030 raggiungerà quota 386,24 miliardi. Attività, quella dell'elettronica automobilistica e dei suoi numerosi corollari, che contribuiscono alla innovazione della mobilità, al rispetto ambientale e alla ricerca in tema di guida autonoma, della connettività dei veicoli e del miglioramento della sicurezza.
Al CES di Las Vegas, il Salone dell'Innovazione e dell'elettronica di consumo, dove l'automotive ha sempre un grande spazio, Bosch è uno dei protagonisti e presenta le sue novità: automatizzazione dei processi di ricarica, complessi processori a carburo di silicio e un nuovo motore a idrogeno, che potrebbe debuttare già nel corso del 2024. Una delle invenzioni più importanti (che ha conquistato la nomination per gli Innovation Award di quest’anno) è la ricarica automatizzata: grazie ad una collaborazione tra Bosch e Cariad, la consociata di Volkswagen dedicata ai software, l'utilizzo delle auto elettriche potrebbe diventare ancora più semplice e comodo. L'Automated Valet Charging è una soluzione basata sull'esistente sistema di parcheggio automatizzato senza conducente a bordo Automated Valet Parking di Bosch, che guida direttamente i veicoli elettrici verso un posto auto attrezzato con un punto di ricarica, dove un robot esegue il collegamento del cavo. Completata l'operazione, il veicolo si dirige autonomamente verso un posto auto libero. I test di questa tecnologia sono in corso in due strutture in Germania: a Ingolstadt nel garage di Cariad riservato al personale per testare i movimenti nel parcheggio autonomo, mentre la ricarica autonoma Automated Valet Charging è in sviluppo in un sito Bosch a Ludwigsburg.
Chip più efficienti. A Las Vegas, Bosch presenta anche un nuovo chip che integra le funzioni di infotainment e Adas, riducendo così il numero di centraline a bordo di un’auto, a tutto vantaggio di affidabilità ed efficienza. Il chip è in grado di gestire le richieste che arrivano dall’utente all’infotainment e all’assistente vocale, il parcheggio autonomo e alcune funzionalità di guida assistita, tra cui il rilevamento della corsia. Ed è sempre sul fronte dei processori che la Casa tedesca continua i suoi investimenti: un miliardo e mezzo di dollari per lo sviluppo di chip in carburo di silicio (SiC), più complessi ma più efficienti in termini di dispersione energetica. Secondo le stime della Bosch, questi processori permettono di ottenere un aumento di circa il 6% nell’autonomia di un’auto elettrica. La produzione dei primi esemplari è prevista per il 2026.
Prenotare il ristorante con lo sguardo. Limitandosi al solo mondo automotive, Bosch mostra anche una serie di servizi software sviluppati con Amazon, che prevedono l’integrazione tra Alexa e le telecamere interne dell’auto, per analizzare i movimenti oculari di chi guida. Una delle possibili applicazioni è identificare un locale o un ristorante che il conducente sta guardando, comunicandogli in tempo reale se è aperto e se c'è un tavolo disponibile. E, nel caso, consentire di prenotarlo avviando la chiamata telefonica.