Economia

Il futuro della città. L'altra Taranto prova a ripartire dal turismo

Marina Luzzi mercoledì 2 giugno 2021

Un'immagine della città vecchia a Taranto

A Taranto il presente non è più color rosso minerale. Certo, il problema dell’ex Ilva è ancora lì, spinoso, invadente, doloroso ma la città ha ripreso a correre, a pensarsi in altri contesti, a provare a diversificare la sua economia in modo sostenibile, attraverso la cultura, il turismo e lo sport.
La scommessa oggi è racchiusa nello slogan Taranto Capitale di Mare, che dà il nome al nuovo portale istituzionale. Nel 2026 arriveranno i XX Giochi del Mediterraneo. In onore della sedicenne tarantina Benedetta Pilato, fresca di vittoria dell’oro nei 50 rana ai mondiali di nuoto di Budapest, tra palazzetti e nuove strutture, ci sarà posto anche per una piscina olimpionica. Nell’attesa, il capoluogo ionico si prepara ad ospitare un evento di caratura internazionale: il 5 e 6 giugno sarà l’unica tappa italiana del Sail Gran Prix, il campionato di catamarani capaci di volare sull’acqua alla velocità di 100 km l’ora. Dopo le Bermuda e prima di Saint Tropez o San Francisco, solo per citare due esempi, la città pugliese, colonia di diverse specie di delfini e capodogli, ospiterà i più grandi atleti della vela mondiale, impegnati in Olimpiadi e Coppa America. Otto i team: Australia, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Nuova Zelanda, Spagna e Stati Uniti. "Il processo che abbiamo avviato – è il commento del sindaco Rinaldo Melucci – è ormai nella sua fase di consapevolezza e visibilità. Dopo il Covid dobbiamo ricercare una buona economia, non ha senso tornare su vecchi modelli di sviluppo. A Taranto abbiamo messo in piedi un piano di transizione ecologica, economica ed energetica che si fonda sulla diversificazione produttiva e la capacità di presentarsi al mercato con un vestito diverso. E in attesa che nel Sail Gp possa esserci anche un F50 a rappresentare l’Italia, la nostra città in questa competizione sarà gemellata con il catamarano francese, decorato con il logo di Taranto Capitale di Mare in tutti gli eventi del circuito, sino alla conclusione del campionato. Un altro modo per accrescere la nostra visibilità".
SailGP è un evento diverso dagli altri dal punto di vista della sostenibilità ambientale e la scelta di Taranto, anche in questo senso, non è un caso. Il campo di regata è l’ideale ma dietro c’è anche il desiderio di incoraggiare una transizione green, in cui gli organizzatori del campionato credono molto, come dimostra l’idea di compensare l’impronta di carbonio prodotta per la realizzazione del campionato. In preparazione alla due giorni di gara in Puglia, sono stati attivati progetti di riqualificazione ambientale, raccolta di plastica in mare e iniziative con associazioni del territorio ionico che si occupano di salvaguardia ambientale. Un coinvolgimento avvenuto anche grazie al SailGP Inspire Program, dedicato ai giovani dai 9 ai 23 anni. "Desideriamo che l’evento incoraggi una nuova ondata di partecipazione al mondo della vela di Taranto. Ammirare F50 per la prima volta – racconta Thomas Herbert-Evans, Youth Program Manager del campionato – è un’esperienza entusiasmante. I programmi rivolti ai giovani sono tre: quello di apprendimento si concentra su una serie di tour tecnici virtuali, che introducono alla tecnologia che si nasconde dietro queste incredibili barche da regata. Il programma delle carriere darà un’idea ai ragazzi dei vari percorsi professionali che è possibile intraprendere nell’universo velistico. Inoltre, saranno presenti giovani provenienti da tutta Italia che prenderanno parte al programma di regate Waszp, con un primo approccio all’uso dell’hydro-foiling, molto simile a quello degli F50. E poi avremo anche loro coetanei che regateranno su derive doppie classe RS Feva, per dimostrare le loro abilità".
Francesco Bonvino è vicepresidente del circolo velico tarantino Ondabuena, che è il club ufficiale di supporto al progetto Inspire. "Abbiamo messo a disposizione di Sailgp le nostre attrezzature, barche da supporto e gommoni ma anche i nostri allenatori e la loro esperienza. L’obiettivo è dare ai giovani tarantini la possibilità di fare formazione ma anche di conoscere i loro beniamini della vela. Siamo convinti che questo servirà anche a incuriosire e far avvicinare i ragazzi di Taranto agli sport acquatici".