Economia

La flotta. L'Alfa Giulia torna Gazzella: 1.770 auto per i Carabinieri

Maurizio Bertera giovedì 3 giugno 2021

E’ tornata la Giulia con la divisa dei Carabinieri, protagonista di inseguimenti nella vita reale ma anche del cinema poliziesco degli anni ’70. La prima delle 1.770 berline Alfa Romeo è stata consegnata a Torino con destinazione i nuclei Radiomobile, il pronto intervento dell’Arma. La nuova ‘Gazzella’ è mossa dal turbo benzina due litri capace di 201 Cv e 330 Nm di coppia a 1.750 giri al minuto. Il cambio è automatico a otto rapporti. Nella versione civile, raggiunge una velocità massima di 230 km/h e pesa 1.520 kg. Sono numerose però le personalizzazioni apportate per diventare un'auto di servizio dei Carabinieri. Tra queste il parabrezza blindato (livello B4), i cristalli laterali e il lunotto antisfondamento, le porte anteriori blindate con protezione piedi scendenti (livello B4); la protezione antiscoppio del serbatoio carburante; i due porta arma elettromeccanici; la cellula per il detenuto unipersonale; i portagiubbotti antiproiettili in abitacolo; i due porta tonfa e paletta. La radio si trova in posizione centrale per l'impiego da parte di entrambi i componenti dell’equipaggio né manca il sistema di amplificazione e diffusione sonora all’esterna. Dal punto di vista dei gruppi ottici, l’aggiunta riguarda il pannello a messaggio variabile aerodinamico; due lampeggianti con luci laterali e faro orientabile; lampeggianti a led sugli specchietti retrovisori esterni.

Il legame tra la Benemerita e il marchio del Biscione è di lunga data e prosegue da 70 anni. La prima Alfa Romeo dell’Arma è stata la 1900 M “Matta” nel 1951. Un anno dopo, con la berlina 1900 è nata la Gazzella. Nel linguaggio dell’Arma, la Gazzella rappresenta il concetto di pronto intervento: veloce, agile e resistente. La discendente diretta fu la Giulia degli anni Sessanta, proponeva concezioni all'avanguardia riuscendo a coniugare ottime prestazioni motoristiche con elevate doti di affidabilità. L’auto ben si integrava nel disegno di rinnovamento strutturale dell'Arma, completato dagli inediti apparecchi radiotelefonici collegati alle centrali operative. Il mezzo venne impiegato dal 1963 al 1968. In seguito, il rapporto tra l’Arma e Alfa Romeo è proseguito con vetture sempre più grintose e affidabili: dall’Alfa Romeo Alfetta all’Alfa Romeo 90, dall’Alfa Romeo 75 all’Alfa Romeo 155, dall’Alfa Romeo 156 all’Alfa Romeo 159, arrivando sino alla nuova Giulia.