Economia

Jobs act. «Positivo l'impatto sul commercio»

sabato 12 settembre 2015
Positive le conseguenze del Jobs act sulle catene del commercio, che hanno approfittato degli sgravi fiscali previsti dalla nuova legge per intensificare la stabilizzazione degli organici. "I dati emersi da un sondaggio tra alcune catene associate – spiega Mario Resca, presidente Confimprese (450mila addetti, 30mila punti vendita, 10% del totale fatturato retail) – sono sostanzialmente in linea con quelli del ministero del Lavoro, che evidenziano come il combinato disposto del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e dei forti sgravi contributivi stia producendo un aumento dei rapporti di lavoro stabili sul totale delle assunzioni. Per i soci Confimprese coinvolti sono 200 le nuove assunzioni, 400 le stabilizzazioni, trasformazioni cioè da tempo determinato a tempo indeterminato, per un saving totale sul costo del lavoro di circa tre milioni nel primo semestre 2015, che andrà aumentando nel 2016".Qualche nome? Pianoforte Holding ha stabilizzato negli ultimi mesi 40 persone e assunte un paio in Carpisa, mentre ne ha stabilizzate 39 in Yamamay e assunte quattro. Sempre nell’abbigliamento/accessori Kiabi ha intensificato la stabilizzazione trasformando il contratto a tempo determinato in indeterminato per 30 persone, assumendone dieci a tempo indeterminato con un risparmio sul costo del lavoro nel primo semestre 2015 di oltre 42mila, che arriveranno a 100mila euro a fine anno. Pittarosso ha risparmiato 1,2 milioni di euro su 31 come totale costo personale. Buoni i dati di Camst, gruppo leader nella ristorazione collettiva e commerciale (11 mila dipendenti, 550 milioni di euro di fatturato), con 90 stabilizzazioni di contratti a termine, cui si aggiungono 30 nuovi ingressi, mentre il saving sul costo del lavoro è stato stimato in circa 550 mila euro per il 2015. Cir food, concessionario ufficiale per la gestione dei servizi di ristorazione a Expo 2015 (11.200 dipendenti, 507 milioni di euro di fatturato 2014), ha totalizzato nei primi sei mesi 71 stabilizzazioni, 119 nuove assunzioni per un totale di 190 dipendenti. Il risparmio calcolato del costo del lavoro nel triennio sarà di oltre un milione di euro. Cigierre (Old Wilde West, Wiener Haus, Arabian Kebab e Cantina Mariachi) ha utilizzato soprattutto la stabilizzazione, dieci le risorse coinvolte al momento, e solo in seconda battuta, cioè a scadenza contrattuale, trasformerà i tempi determinati in indeterminati. Una boccata d’ossigeno, dunque, anche per il commercio a catena e per il franchising, che trova nella flessibilità promossa dal Jobs act un elemento di concretezza nello stabilire l’ingresso nel mondo del lavoro e nel regolare l’uscita in modo altrettanto chiaro. "L’accelerazione data al mondo del lavoro dal Jobs act necessita, però, di essere affiancata da misure atte a favorire la ripresa economica e contrastare l’arresto della disoccupazione, che permane su livelli molto elevati. Il miliardo e 800 milioni stanziato per finanziare la decontribuzione 2015 è un primo passo, ma auspichiamo che il governo elabori una strategia a sostegno dell’occupazione anche per il 2016", conclude Resca.