Economia

Imposte e mercato. L'IVA sul volante fa male ma non troppo

lunedì 7 ottobre 2013
L'aumento dell'Iva dal 21 al 22% incide mediamente sul costo di un'auto nuova di 170 euro per i clienti privati, e di circa 250 euro su quelle aziendali. I costruttori automobilistici sono dovuti correre ai ripari aggiornando i listini ed adeguando i prezzi. Ma in un clima di profonda incertezza, a una settimana dall'entrata in vigore dell'incremento dell'imposta, sono differenti le strategie messe in campo dalle case allo scopo di non gravare ulteriormente sulle tasche degli automobilisti, già vessati da costi di gestione delle auto, incremento del prezzo del carburante ed elevati premi assicurativi.
Ad annunciare misure taglia-iva è stata per prima la francese Peugeot, che ha provveduto ad aumentare i listini delle auto nuove lanciando però contestualmente un'operazione commerciale per scongiurare gli effetti dell'Iva al 22% sui clienti finali: in pratica, tutti i contratti stipulati dai privati entro fine ottobre, indipendentemente dalla data di consegna dell'auto, beneficeranno di una promozione supplementare per bilanciare l'aumento dell'imposta (una sorta di contributo che varia dai 100 ai 250 euro, a seconda del modello).
Prezzi adeguati all'aumento dell'Iva invece per i "cugini" di Citroen che hanno provveduto ad alzare i valori di listino chiavi in mano, mantenendo però le promozioni in corso sui modelli di larga diffusione come C3 e C3 Picasso. Ad aggiornare i listini anche l'altra francese, la Renault, che ha provveduto ad aumentare i prezzi dei modelli ma non degli optional: in questo caso l'adeguamento è stato fatto anche per le promozioni tutt'ora in corso. Nessuna decisione in merito è stata deliberata dal marketing di Nissan Italia ed è in attesa di riscontri dalla direzione europea anche il marchio Ford.
Fiat invece ha comunicato che manterrà le campagne promozionali attive nel mese di settembre mentre, a causa del rialzo dell'aliquota, introduce questo mese una serie di iniziative «a protezione dei prezzi comunicati per 500, 500 L e Punto», una sorta di «azione straordinaria» - come la definisce la casa - che prevede bonus rispettivamente di 200, 150 e 100 euro. Invariate le campagne promozionali di settembre per la MiTo di Alfa Romeo che a protezione del prezzo comunicato beneficia di 121 euro di bonus, mentre per la Giulietta MY 2014-serie 1 il bonus è di 155 euro.
Per quanto riguarda le case tedesche, se il gruppo Volkswagen ha annunciato che per tutti i marchi (Volkswagen, Audi, Skoda, e Seat) applicherà l'incremento tenendo conto dell'Iva al 22%, Opel ha tenuto a precisare che «su molti modelli in pronta consegna, sconterà a ogni cliente l'intera Iva dal listino».Tra i "generalisti", stessa soluzione è stata adottata da Toyota (con il rialzo dei prezzi al listino) e dall'altra nipponica, la Honda, che sta inviando i nuovi listini aggiornati. Un affinamento al listino prezzi, seguendo l'aumento ma non per tutti i modelli, è la scelta anche della coreana Hyundai. Aggiornamenti di listino al rialzo pure per i marchi premium Mercedes, Lexus e Bmw.