«Con questo accordo confermiamo che il dialogo tra la scuola e il mondo del lavoro e delle imprese è uno dei punti fondamentali del programma del nostro governo. Il 43% di disoccupazione giovanile si combatte anche così». Non nasconde certo la soddisfazione, il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, presentando l’accordo tra Miur e Regioni sulle nuove modalità di finanziamento degli Istituti tecnici superiori (Its), che sarà firmato martedì pomeriggio in conferenza unificata.Sul tavolo ci sono i 14 milioni di euro dell’apposito Fondo nazionale, che saranno ripartiti tra le 64 fondazioni Its non più sulla base degli studenti iscritti, come avvenuto finora, ma secondo «criteri di efficienza ed efficacia», precisa Toccafondi. In sostanza, l’80% delle risorse saranno attribuite sulla base dei risultati conseguiti dagli studenti e di una valutazione, effettuata dall’Indire, che considererà anche gli sbocchi lavorativi dei diplomati. In media, il 59,52% degli studenti degli Its trova lavoro entro sei mesi dal diploma, con punte del 79,73% per l’area tecnologica “Mobilità sostenibile”.Le iniziative dell’esecutivo per promuovere il dialogo tra scuola e lavoro prevedono anche il potenziamento dei Poli tecnico-formativi, attraverso la stipula di nuove convenzioni tra scuole e aziende, per favorire l’alternanza tra formazione in aula e lavoro. Con il prossimo anno scolastico, infine, prenderà il via un programma sperimentale di apprendistato di alta formazione e ricerca, riservato a 150 studenti dell’ultimo biennio degli Istituti tecnici ad indirizzo Elettronico ed Elettrotecnico di sette scuole di Napoli, Piacenza, Civitavecchia, Torino, Brindisi, Firenze e Venezia. Il protocollo d’intesa, che sarà stipulato in questi giorni, prevede che Enel assuma i ragazzi con contratto di apprendistato di alta formazione, impiegandoli in aziende del gruppo.