Dialoghi. Ecco come ricostruire un futuro per le nuove generazioni
Giovani preoccupati per il loro futuro
Giovani, lavoro, sostenibilità e digitale: sono queste linee guida su cui Italia, Francia e Unione Europea nella sua totalità dovranno impostare le politiche di sviluppo per favorire la ripartenza. Quattro traiettorie rappresentano gli Strumenti per rilanciare le economie italiana e francese nel contesto del Covid, come recita il titolo del webinar che conclude la terza edizione digitale dei Dialoghi Italo-francesi per l’Europa. Un’iniziativa fortemente voluta dalla vicepresidente Luiss Paola Severino e promossa dalle Università Luiss Guido Carli e Sciences Po, con la collaborazione di The European House Ambrosetti.
Un’occasione unica di confronto ai massimi livelli delle diplomazie, delle economie e degli esponenti delle imprese dei due Paesi, riuniti insieme nell’ultimo appuntamento a cui prenderanno parte, tra gli altri: il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e il ministro dell’Economia, delle Finanze e del Rilancio francese Bruno Le Maire, l’ambasciatrice della Repubblica Italiana in Francia Teresa Castaldo e l’ambasciatore della Repubblica Francese in Italia, Christian Masset, il presidente della Luiss Vincenzo Boccia, il direttore della Paris School of International Affairs di Sciences Po, Enrico Letta, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e la presidente della Commissione Europea e Internazionale del Medef, Viviane Chaine Ribeiro.
«I Dialoghi italo-francesi rappresentano un’iniziativa decisiva nella costruzione di un racconto europeo da condividere coi nostri studenti e con tutti i cittadini italiani e francesi - dichiara Boccia -. Oggi più che mai i nostri Paesi devono parlare una lingua comune. È fondamentale alimentare questo dialogo anche attraverso le nostre Università, ponte culturale ed espressione di una nuova Europa in cui l’education deve essere centrale per eliminare l’ansietà diffusa e sviluppare una forte idea di comunità, riattivando l’ascensore sociale da troppo tempo bloccato».
Nel corso dell’incontro si è discusso degli strumenti necessari per rilanciare le economie italiana e francese, in chiave europea. In particolare, di come la partnership fra i due Paesi possa favorire una ripresa più sostenibile, digitale ed inclusiva in linea con gli obiettivi della Commissione Europea. Significativi in questa prospettiva gli interventi del ministro Le Maire e dell’ambasciatrice della Repubblica Italiana in Francia, Castaldo, che hanno posto l’accento sulle azioni comuni dei due governi per accompagnare questo percorso.
«Dobbiamo dare ai giovani la possibilità di contribuire alla ripartenza delle nostre economie rafforzando la partnership, nel contesto europeo, tra due Paesi come l’Italia e la Francia - afferma Severino -. La pandemia rappresenta un’immensa criticità, ma può diventare anche una grande opportunità. Per la prima volta abbiamo contratto un debito comune per raggiungere un obiettivo comune: ridare slancio alle nostre economie e offrire alle nuove generazioni un futuro di crescita e sviluppo sostenibile. L’Europa deve diventare, per tutti, fonte di ispirazione dal punto di vista politico ed economico. Solo così potremo dare forma e sostanza ad un nuovo sogno europeo e guardare con fiducia e ottimismo alle prossime sfide, a partire da quelle sociali e ambientali».
Tutti i partecipanti al ciclo di incontri dei Dialoghi hanno ricordato le strategie economiche e sociali dei due Paesi, ribadendo anche la necessità di innovare i sistemi educativi per offrire ai giovani nuove chance professionali per il loro domani. Temi fondamentali che vanno sostenuti anche dalla presidenza italiana del G20, appena cominciata.
I Dialoghi Italo-francesi per l’Europa hanno inoltre raccontato, come il Covid-19 abbia influito sulle aspettative, sui sogni, sulle ambizioni e sull’idea di futuro della Next Generation dei due Paesi. La ricerca Ipsos, presentata durante uno degli incontri, ha evidenziato infatti le preoccupazioni dei giovani italiani e francesi legate all’emergenza sanitaria soprattutto per quanto riguarda i progetti di vita, di lavoro e le prospettive di reddito.