Economia

Trasporto aereo. Lufhtansa entra in Italia: 325 milioni per il 41%

Pietro Saccò giovedì 25 maggio 2023

Aerei di Lufthansa e Ita Airways a Fiumicino

È arrivata l’ufficialità dell’accordo per il l’ingresso di Lufthansa in Ita Airways. La compagnia tedesca comprerà il 41% delle azioni dell’ex Alitalia dal ministero dell’Economia e delle Finanze tramite un aumento di capitale da 325 milioni di euro. Il ministero si è impegnato a partecipare all'aumento con un contributo di 250 milioni di euro. Per il momento resta il socio di maggioranza con il restante 59% delle azioni, ma progressivamente ridurrà la sua partecipazione per lasciare ai tedeschi il 100%, Lufthansa ha ottenuto un'opzione su quei titoli.

La firma non c’è ancora stata perché si stanno sistemando gli ultimi dettagli legali, ma il ministero ha annunciato che l’intesa c’è con una nota pubblicata in seguito all’incontro tra il ministro Giancarlo Giorgetti e Carsten Spohr, ceo di Lufthansa. L'azienda ha confermato l'accordo pochi minuti dopo.

Con l’intesa, la compagnia tedesca ha condiviso anche il piano industriale di Ita, che prevede 2,5 miliardi di euro di ricavi per quest’anno e 4,1 per il prossimo anno, il rinnovo della flotta che salirà da 71 a 94 aerei entro il 2027 e 1.200 assunzioni per portare il totale dei dipendenti a 5.500 persone.

Le ambizioni di fare di Ita un grande vettore restano, almeno nelle dichiarazioni ufficiali, dove si parla di indipendenza del vettore in un modello multi-hub. «La strategia di Ita Airways è di affermarsi come protagonista tra i full service carrier nei tre settori intercontinentale, internazionale e domestico, con un’attenzione particolare al traffico di lungo raggio – spiegano dal ministero –. Questo riposizionamento strategico permetterà inoltre di alimentare al meglio il traffico dell’hub di Roma Fiumicino, che andrà così a inserirsi con un ruolo centrale nel modello multi-hub del gruppo Lufthansa» . Spohr ha aggiunto che «come parte della famiglia del gruppo Lufthansa, Ita può trasformarsi in una compagnia aerea sostenibile e redditizia, collegando l’Italia con l’Europa e il mondo. Allo stesso tempo, questo investimento ci consentirà di continuare la nostra crescita in uno dei nostri mercati più importanti». Giorgetti ha rivendicato politicamente il successo dell’operazione: «Con questo governo si scioglie oggi un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia».

Soddisfatti anche i sindacati, che ora chiedono un incontro per discutere le strategie.