Trasporto aereo. Ita e Lufthansa pronte al decollo, il Mef firma l'accordo
Dopo un anno e mezzo di trattative, taglia il traguardo l'operazione Ita-Lufthansa
Raggiunto in extremis l'accordo definitivo per la fusione tra Ita e Lufthansa. Dopo un weekend di trattative serrate, il Mef e il colosso dei cieli tedesco hanno siglato ieri sera l'intesa sul piano finale inviato poi a stretto giro a Bruxelles rispettando la scadenza fissata per la mezzanotte. Dopo la lite esplosa all'inizio della settimana scorsa per la richiesta di Francoforte di uno sconto sul prezzo che aveva fatto infuriare il Tesoro - non intenzionato a cedere a "ricatti" e a "svendere" la newco - i tedeschi hanno rinunciato alla corsa al ribasso.
Il Mef esulta: condizioni immutate. "Le condizioni economiche previste" nel contratto dell'alleanza italo-tedesca siglato nel luglio 2023 "non hanno subito variazioni", ha precisato il Mef in una nota diffondendo l'atteso annuncio. Adesso si aspetta "con fiducia" l'approvazione definitiva della Commissione europea per procedere al closing. Un giudizio finale positivo che l'antitrust europeo è pronto a emettere entro la fine dell'anno. L'ultimo round di negoziati è ruotato intorno alla seconda tranche dell'investimento complessivo da 829 milioni di euro con la scusa di un andamento negativo nell'ultimo trimestre dell'anno. I tedeschi di fronte al muro del Mef hanno invertito la rotta per salvare un accordo strategico. Dapprima, riducendo le sue pretese sul prezzo e chiedendo un ribasso inferiore a quello da 10 milioni chiesto la scorsa settimana. E poi, secondo le ultime indiscrezioni, rinunciando a dilazionare l'acquisto del 49% di Ita (la seconda rata dell'investimento) come ipotizzato in questi giorni e a qualsiasi "ritocco" al ribasso sul prezzo. A ricucire lo strappo è stata la squadra del direttore generale del Dipartimento dell'Economia al ministero e capo delle partecipate, Marcello Sala.
Confermato il piano di redistribuzione degli slot. Poco dopo le 23 il plico degli impegni (i cosiddetti remedies) per la tutela dell'equilibrio dei cieli è arrivato sul tavolo dell'antitrust Ue. Tra i documenti anche i contratti firmati dai vettori rivali per garantire la concorrenza nei segmenti di mercato ritenuti critici. L'identikit delle concorrenti corrisponde ai nomi di EasyJet per l'hub di Milano-Linate e le dieci rotte di corto raggio tra l'Italia e l'Europa centrale (con destinazione Germania, Belgio, Svizzera e Austria) e Air France e Iag (casa madre di British Airways e Iberia) per i lunghi collegamenti transoceanici tra Fiumicino e Washington, San Francisco e Toronto. Tutte soluzioni viste di buon occhio dall'Ue che, con tutta probabilità, darà il suo via libera finale entro la fine del mese.
Atteso entro fine novembre l'ok definitivo. In questi giorni turbolenti a Bruxelles si è sempre continuato a predicare fiducia: il prezzo di cessione della newco non aveva infatti alcuna rilevanza agli occhi dei tecnici dell'antitrust, concentrati soltanto sul rispetto degli impegni messi a punto lo scorso luglio Ora i tecnici della squadra antitrust di Margrethe Vestager si prenderanno qualche giorno per valutare il pacchetto e concedere un via libera destinato a rappresentare uno degli ultimi atti dell'era Vestager. Subito dopo, sarà il tempo del closing con l'ingresso di Lufthansa nel board di Ita e con l'acquisizione di una prima tranche del 41% per 325 milioni di euro. L'alleanza con ogni probabilità sarà operativa solo all'inizio del 2025.
I sindacati: tutelare occupazione con il reintegro dei cassintegrati di Alitalia. "Riteniamo estremamente positivo il conseguimento dell'accordo definitivo per il matrimonio Ita Airways-Lufthansa. Attendiamo l'insediamento del nuovo management per un confronto con il sindacato sugli obiettivi del nuovo piano industriale e gli effetti commerciali e sociali dell'operazione, soprattutto sul versante occupazionale" commenta in una nota la Fit-Cisl, auspicando che gli obiettivi del nuovo piano "prevedano una strategia di consolidamento dell'attuale perimetro, garantendo poi sviluppo attraverso nuovi investimenti per implementare la flotta e ampliare l'offerta commerciale". Fondamentale l'aspetto occupazionale con la richiesta di dare "priorità all'ingresso, nel nuovo gruppo industriale, delle professionalità ancora in cassa integrazione. Stesso discorso deve valere anche per le altre compagnie, come ad esempio Easyjet, che per effetto delle misure imposte dall'Antitrust Ue a tutela della concorrenza, rileveranno gli slot ceduti da Ita e Lufthansa", conclude la Fit-Cisl.Per la Uiltrasporti sarà importante prevedere "un'integrazione rapida nell'alleanza Star Alliance che valorizzi Ita Airways e il mercato italiano e investimenti nella flotta e sui nuovi mercati, che facciano crescere la compagnia italiana e di conseguenza l'occupazione" con il reinserimento dei lavoratori ancora in ammortizzatore sociale e "un rapido rinnovo dei contratti di lavoro".