Economia

Roma. Istat: a marzo deflazione ferma a -0,1%

martedì 14 aprile 2015
​La stabilità della flessione annua dell'indice generale è la sintesi del ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% di febbraio) e del rallentamento della crescita annua dei prezzi dei servizi, in particolare dei Trasporti (+0,5%, da +1,4% di febbraio), spiega l'Istat. Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'inflazione di fondo scende a +0,4% (da +0,6% di febbraio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,6% (era +0,7% il mese precedente).
Il rialzo mensile è da ascrivere principalmente al sensibile aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+3,9%), per effetto dei marcati rialzi dei carburanti; a contenere l'aumento è la diminuzione,dovuta a fattori stagionali, dei prezzi dei Vegetali freschi (-3,1%).L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1% (era -0,2% a febbraio). Rispetto a marzo 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un'ulteriore attenuazione del calo (-0,6%, da -0,9% di febbraio) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,5%, da +0,8% del mese precedente). Quindi rispetto a febbraio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di sei decimi di punto percentuale. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona calano dello 0,2% su mese e crescono dello 0,8% su anno (da +0,7% del mese precedente). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,4% su mese e restano invariati su anno (era -0,5% il mese precedente). L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,1% su mese e resta immutato su anno. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su febbraio e diminusce dello 0,2% su marzo 2014.