Infortuni sul lavoro. "Una tantum" a favore dei familiari delle vittime
Sale l'indennità prevista dall'Inail
Più pesante, quest’anno, l’indennità una tantum erogata a favore dei familiari di vittime sul lavoro. Per gli eventi del corrente 2021, infatti, l’importo va da un minimo di 5mila euro (4mila euro per l’anno 2020 e 3.700 euro per il 2019) fino a un massimo di 19mila (15.500 euro per l’anno 2020 e 14.200 euro per il 2019). I nuovi importi sono fissati dal decreto ministeriale n. 130/2021, pubblicato sul sito del ministero del lavoro, nella sezione pubblicità legale.
L’una tantum è una prestazione economica riconosciuta ai nuclei familiari superstiti di vittime del lavoro, vale a dire: il coniuge e/o l’unito civilmente; i figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili, adottivi, fino ai 18 anni d’età; i figli fino a 21 anni, se studenti di scuola media superiore o professionale a carico fiscalmente e senza un lavoro retribuito; i figli fino a 26 anni, se studenti universitari, a carico fiscalmente e senza lavoro retribuito; i figli maggiorenni inabili al lavoro. In mancanza di coniugi/unito civilmente o figli: i genitori, se a carico del lavoratore deceduto; i fratelli e le sorelle, se conviventi e a carico del lavoratore deceduto. Ne possono beneficiare anche i lavoratori che non sono assicurati all’Inail, come per esempio i militari, vigili del fuoco, forze di polizia, liberi professionisti; nonché i superstiti dei soggetti con tutela in ambito domestico. L’indennità viene erogata al nucleo familiare previa presentazione di domanda da parte di uno solo dei beneficiari, eredi del soggetto deceduto.
La domanda va compilata con la specifica modulistica approvata dall’Inail (disponibile sul sito www.inail.it) e presentata entro 40 giorni dal decesso del lavoratore per il quale se ne ha diritto. La domanda deve contenere l’esatta indicazione di tutti i superstiti aventi titolo all’indennità, gli estremi per il pagamento, la delega qualora siano presenti più superstiti maggiorenni o se ci sono più superstiti minorenni ma appartenenti a nuclei familiari diversi. Va presentata alla sede territoriale dell’Inail competente in ragione del domicilio fiscale del soggetto deceduto (il dante causa), mediante consegna a mano, invio per posta ordinaria o trasmissione per mezzo di Pec (posta elettronica certificata).
L’importo della prestazione è fissata annualmente con decreto del ministero del lavoro e varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare superstite e delle risorse disponibili. Il decreto n. 131/2021 appena pubblicato sul sito web del ministero del lavoro fissa gli importi per gli eventi (morte per gravi infortuni sul lavoro) verificatisi e che si verificheranno dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, a fronte dello stanziamento di maggiori fondi, pari a 8.452.912 euro (6.914.177 euro nel 2020, 4.479.421 euro nel 2019 e 3.995.241 euro nel 2018). I nuovi importi, come per il passato, sono ripartiti in quattro misure:
• l’unico superstite ha diritto a 5mila euro (4mila euro nel 2020 e 3.700 euro nel 2019);
• se i superstiti sono due, alla famiglia spettano 9mila (8mila euro nel 2020 e 6.700 euro nel 2019);
• se i superstiti sono tre è liquidata un’indennità di 13mila euro (12mila euro nel 2020 e 9.700 euro nel 2019);
• con più di tre superstiti l’importo raggiunge il massimo, cioè 19mila euro (15.500 euro nel 2020 e 14.200 euro nel 2019).