Infortuni sul lavoro. Tra primati negativi e buone pratiche
Ancora troppi gli infortuni sul lavoro in Italia
Ancora troppi gli infortuni sul lavoro in Italia. Le denunce presentate all’Inail a giugno sono state 382.288, in aumento del 43,3% rispetto alle 266.804 dei primi sei mesi del 2021 (+56,1% rispetto alle 244.896 del periodo gennaio-giugno 2020 e +18,1% rispetto alle 323.831 del periodo gennaio-giugno 2019). Le "morti bianche", invece, sono state 463, 75 in meno rispetto alle 538 registrate nei primi sei mesi del 2021 (-13,9%). I dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per il primo semestre del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 234.739 del 2021 ai 340.784 del 2022 (+45,2%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 29,4%, da 32.065 a 41.504. Nello scorso mese di giugno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +40,5% nella gestione Industria e servizi (dai 223.162 casi del 2021 ai 313.474 del 2022), un -2,6% in Agricoltura (da 12.950 a 12.612) e un +83,1% nel Conto Stato (da 30.692 a 56.202). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nei Trasporti e magazzinaggio (+136,4%), nella Sanità e assistenza sociale (+133,1%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+95,7%). Inoltre l’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+60,4%), seguito da Isole (+57,7%), Nord-Ovest (+50,8%), Centro (+45,0%) e Nord-Est (+26,1%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano in particolare la Campania (+105,5%), la Liguria (+70,1%) e il Lazio (+66,4%). L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2022 e il 2021 è legato sia alla componente femminile, che registra un incremento del 66,8% (da 98.952 a 165.055 denunce), sia a quella maschile, in aumento del 29,4% (da 167.852 a 217.233). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+46,1%), sia quelli extracomunitari (+31,6%) e comunitari (+24,5%). Dall’analisi per classi di età emergono aumenti generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.
Le buone pratiche di Solvay e Adr-Aeroporti di Roma
Siglato all'aeroporto di Fiumicino (Roma), un protocollo Inail-Adr per la salute e la sicurezza sul lavoro. L'obiettivo è la prevenzione di infortuni e malattie professionali, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative ad alto valore tecnologico. Adr si attiverà per la massima diffusione dei progetti e dei principi che nasceranno dall'intesa in un'ottica di miglioramento continuo
del sistema aeroportuale. Il protocollo è stato siglato dal direttore generale dell'Inail Andrea Tardiola, dall'
l'amministratore delegato del Gruppo Aeroporti di Roma Marco Troncone, dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali del trasporto, rappresentate da Fabrizio Cuscito (Filt Cgil), Monica Mascia (Fit Cisl), Paolo Collini e Franco Lauri (Uil Trasporti) e Francesco Alfonsi (Ugl Trasporti), presente il presidente di Adr Claudio De Vincenti. Alla base ci sono anche l'innovazione e la tecnologia al servizio della sicurezza sul lavoro: si tratta di una collaborazione strutturata e permanente per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Il protocollo avrà durata quinquennale, in coerenza con la scadenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel 2026, e ha come obiettivo l'esecuzione di
attività congiunte per la diffusione della cultura della prevenzione e il miglioramento della gestione di salute e sicurezza, anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei soggetti istituzionali competenti. «La salute, la sicurezza, la prevenzione sono temi centrali per Adr - sostiene Troncone - nel più ampio piano di sostenibilità, welfare e attenzione alle persone. La cooperazione e fare sistema è la strada da seguire. Gli obiettivi sono ridurre, tendendo allo zero, il tasso
d'infortuni in aeroporto, facendo leva anche su nuove soluzioni innovative e tecnologiche, e trasmettere la cultura della sicurezza anche a chi lavoro con noi».
Protocolli per la diffusione della cultura della sicurezza
Proprio nel decreto con misure urgenti di attuazione del Pnrr approvato dal Consiglio dei ministri arriva la norma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando per assicurare un’efficace azione di contrasto al fenomeno infortunistico e di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Si prevede che l’Inail promuova appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali impegnati nella esecuzione dei singoli interventi previsti dal Pnrr per l’attivazione, tra gli altri: di programmi straordinari di formazione in materia di salute e sicurezza che, fermi restando gli obblighi formativi spettanti al datore di lavoro, mirano a qualificare ulteriormente le competenze dei lavoratori nei settori caratterizzati da maggiore crescita occupazionale in ragione degli investimenti programmati; di progetti di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche in materia, tra l’altro, di robotica, esoscheletri, sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo, dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata, per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro; di sviluppo di strumenti e modelli organizzativi avanzati di analisi e gestione dei rischi per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro inclusi quelli da interferenze generate dalla compresenza di lavorazioni multiple; di iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Con la sottoscrizione di protocolli d’intesa da realizzare con aziende o grandi gruppi industriali pubblici o privati, l’Inail supporta ulteriormente la diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in logica di coerenza con quanto espresso nella Strategia europea in salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027.Riparte dalla Calabria Insieme per la salute e la sicurezza sul lavoro, l’iniziativa congiunta di Federmeccanica, Assistal e Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil. La volontà comune di tutte le parti sociali firmatarie del contratto nazionale è stata quella di rilanciare dal Sud un messaggio positivo, rivolto a tutto il Paese, per ribadire l’importanza della cultura della sicurezza in ogni luogo di lavoro, così da alimentare quel circuito virtuoso già avviato, che è fondamentale per raggiungere risultati ancora migliori. L’accordo del 5 febbraio 2021 per il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici conferma alcune importanti novità introdotte con il Ccnl del 2016 in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e, prendendo spunto dall’esperienza dei Comitati anti Covid 19 a livello aziendale, favorisce il massimo coinvolgimento dei lavoratori nella gestione della sicurezza in azienda. Il nuovo contratto potenzia e sviluppa ulteriormente le attività portate avanti dalla Commissione nazionale su Salute e sicurezza, come ad esempio le linee guida sottoscritte nel 2018, in materia di break formativi e formazione congiunta RSPP/RLS. L’accordo del 2021 conferma la collaborazione con l’Inail, volta a realizzare uno studio statistico su infortuni e malattie professionali nel settore metalmeccanico e della installazione di impianti e, alla luce delle risultanze dello stesso, sviluppare iniziative di diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione a supporto dei territori e delle aziende.Sottoscritta anche una convenzione di durata quinquennale tra Inail e Inl-Ispettorato nazionale del lavoro che punta a rendere più efficace, attraverso l’utilizzo di alcune banche dati Inail, l’attività di vigilanza nell’azione di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali. Nell’accordo con l’Ispettorato rientra anche l’utilizzo del Registro delle esposizioni, con i dati relativi all’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni e ad agenti biologici. Le informazioni riguardano gli agenti utilizzati, i lavoratori esposti, l’attività svolta dal dipendente e il valore dell’esposizione in termini di intensità, frequenza e durata. n occasione della firma dell’accordo, è stato illustrato, insieme al vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Michele Emiliano, il percorso di collaborazione che l’Inail avvierà con le Regioni e le Province autonome. L’obiettivo è quello di implementare ulteriormente i flussi informativi già scambiati con l’Istituto sui dati relativi all’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, allo scopo di rendere più efficaci le azioni di prevenzione e vigilanza sul territorio. Le due iniziative rientrano tra le attività di rafforzamento del Sistema previste dalla legge 215/2021, nell’ottica di una sua messa a regime definitiva e per una maggiore condivisione delle informazioni in esso contenute e il potenziamento del coordinamento, attraverso azioni svolte in sinergia, delle istituzioni operanti a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.Infine il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il direttore dell’Inl Bruno Giordano, il presidente dell’Inail Franco Bettoni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento. Il protocollo, della durata triennale, disciplina proposte progettuali, educative e didattiche, volte a rendere pienamente efficace l’azione di sensibilizzazione sulle tematiche e sui valori della salute e sicurezza in ogni ambiente di vita, studio e lavoro per coloro che operano nella realtà scolastica, in continuità con le esperienze già realizzate a livello nazionale e territoriale. L’obiettivo è ridurre sistematicamente gli eventi infortunistici tramite l’utilizzo strategico di efficaci azioni di formazione e informazione, destinate ai dirigenti scolastici, ai docenti e a tutti gli studenti, in particolare a quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o che sono coinvolti nei Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento.