Economia

Infojobs. Ecco l'identikit di chi cerca lavoro in Italia

giovedì 9 giugno 2016
Secondo i dati emersi dall’Osservatorio Infojobs sul mercato del lavoro 2015, l’andamento delle offerte di lavoro in Italia, che hanno registrato un aumento del 33%, conferma il clima di fiducia in grado di far ripartire le assunzioni nelle aziende italiane, favorito dall’entrata in vigore del Jobs act e dal ritorno alla crescita dell’economia nazionale.L’analisi Infojobs ha permesso inoltre di ricostruire l’identikit del candidato alla ricerca di una nuova occupazione o di un avanzamento di carriera, che si qualifica per essere giovane, con già una buona esperienza in ambito lavorativo e con una formazione medio-alta. I candidati con meno di 35 anni, infatti, superano la metà del campione totale (54,1%) e dominano quelli con 3-10 anni di lavoro (41,6%) e almeno in possesso del Diploma di maturità (44,7%). Un focus sulle lingue straniere maggiormente parlate dai candidati rivela che la parte del leone la fa l’inglese (con il 93,9% del totale).“I dati del nostro Osservatorio confermano come i profili caratterizzati da formazione medio-alta e buona esperienza lavorativa risultino sempre interessanti per le aziende che puntano a un piano di sviluppo organico - dichiara Giuseppe Bruno, general manager di Infojobs -. Inoltre, a testimonianza dell’importanza di Infojobs nel panorama del recruiting online in Italia e della fiducia di aziende ed operatori economici nella nostra professionalità, un dato importante che emerge dall’Osservatorio 2015 è la crescita dei profili che richiedono un alto tasso di creatività e innovazione, testimoniando la necessità di investire sui migliori talenti per far ripartire il “sistema Paese. È quindi sempre più cruciale che i candidati facciano emergere sia nella stesura del curriculum che in fase di colloquio queste loro caratteristiche". A questo proposito, Infojobs ha realizzato tre video visibili sul blog Lavoro e Dintorni che forniscono ai candidati consigli utili per la loro ricerca di un’occupazione. In particolare, i contributi, presentati da Deanna Orienti, Communication Specialist, e Renato Geremicca, Hr Innovator & Communication Specialist, suggeriscono:-    come presentarsi al meglio prima e durante il colloquio di lavoro, gestendo la pressione emotiva e facendo emergere la propria autentica motivazione all’ottenimento della posizione lavorativa;-    come costruire in modo adeguato il proprio curriculum, con indicazioni per costruire un documento sintetico, efficace, adatto all’offerta per cui ci si presenta e con un linguaggio chiaro e immediato;-    come valorizzare le proprie competenze professionali, le cosiddette soft skills, che sempre più le aziende ricercano nei candidati. Nello specifico, per quanto riguarda l’età, i candidati con meno di 35 anni superano la metà del campione totale con il 54,1% (suddiviso in 42% per la fascia 26-35 anni e 12,1% per i giovanissimi con meno di 25 anni). A seguire, la fascia 36-45 rappresenta il 29,4% del campione, mentre il range 46-55 anni occupa il 12,7% sul totale. Solo il 3,7% supera i 55 anni.Quanto all’esperienza maturata nel mondo del lavoro, dominano i candidati con 5-10 anni di lavoro (22,7%), seguiti da coloro che hanno un percorso lavorativo di più di 10 anni (21,2%) e da coloro che hanno maturato un’esperienza di 3-5 anni (18,9%). Percentuali leggermente inferiori infine per i candidati che hanno maturato fino a 2 anni di esperienza (8,7%) e per quelli con la sola esperienza di stage (8,7%). Per quanto riguarda la formazione, i percorsi analizzati dall’Osservatorio Infojobs 2015 restituiscono una realtà variegata: i candidati in possesso di Diploma di maturità rappresentano il 44,7% del campione, seguiti da coloro che hanno conseguito una Laurea (28,5%, di cui il 17,7% in possesso di laurea specialistica e il 10,8% di laurea breve), e da chi si è invece fermato alla Licenza media (14,8%). Percentuali minori per i Master (3,6%) e per i Dottorati di ricerca (0,6%). Analizzando i dati sulla provenienza dei candidati iscritti al portale Infojobs, emerge un quadro in cui la Lombardia rappresenta il 23,7% del campione, seguita dal Lazio (11,5%), dal Piemonte (9%) dall’Emilia-Romagna (8,7%) e dalla Campania (8,3%). Leggermente più staccato il Veneto (7,9%) che precede Toscana e Sicilia (entrambe al 5,6%), Puglia (5,3%) e Liguria (2,2%). Infine, il focus sulle lingue straniere maggiormente parlate dai candidati rivela che la parte del leone la fa l’inglese (con il 93,9% del totale), seguito a distanza dal francese (36,3%) e dallo spagnolo (20,2%). Completano la top 5 il tedesco (10,2%) e il russo (2,3%). Inoltre, i dati Infojobs segnalano che il 34% dei candidati parla due lingue straniere, il 48,6% una, mentre il 13,7% ben tre.