Il dato. L'inflazione Usa a giugno scende al 3%: il livello più basso dal 2021
Nuova discesa dell'inflazione negli Stati Uniti dove l'indice dei prezzi al consumo a giugno ha registrato un aumento del 3% su base annua, con un significativo rallentamento rispetto al mese precedente (4%): è il dodicesimo calo consecutivo che porta il livello dell'inflazione al dato più basso da marzo 2021.
Importante anche il calo della crescita dell'inflazione core, che esclude beni alimentari ed energetici, sceso al 4,8%, dal 5,3% di maggio. I dati del Dipartimento del lavoro mostrano un aumento dello 0,2% a giugno rispetto al mese precedente dell'indice dei prezzi al consumo e dell'inflazione core. Dopo questo dato positivo i riflettori sono puntati sulla Federal Reserve, aumentando le possibilità di un nuovo stop ai rialzi dei tassi di interesse nella riunione di luglio mantenendoli stabili all'attuale livello del 5-5,25%.
ll dato dell'inflazione statunitense, seppur marginalmente migliore delle attese (che erano al 3,1%), ha rafforzato le Borse europee e ha fatto scendere le quotazioni del dollaro, in previsione di un cambio di rotta della Fed sulla politica monetaria. La moneta unica Usa cede circa l'1% sui mercati mondiali e l'euro si rafforza a quota 1,1. La Borsa di Amsterdam ha chiuso con un rialzo dell'1,8%, quella di Londra dell'1,7% e quella di Milano dell'1,6% insieme a Parigi, con Francoforte in crescita di un punto percentuale e mezzo.
Esulta il presidente Usa Joe Biden: gli ultimi dati sull'inflazione "portano nuove e incoraggianti prove del fatto che l'inflazione sta diminuendo mentre la nostra economia rimane forte". "Abbiamo compiuto questi progressi mentre la disoccupazione rimane vicina ai minimi storici e ora c'è una percentuale più alta di americani in età lavorativa con un'occupazione rispetto agli ultimi 20 anni". "Buoni posti di lavoro e costi inferiori: questa è la Bidenomics in azione", ha aggiunto, usando il neologismo di recente conio per definire la sua politica economica.