Economia

ISTAT. L'inflazione frena al 3,3% a novembre Ma il carrello della spesa è più caro

giovedì 15 dicembre 2011
​Il tasso di inflazione a novembre frena al 3,3% annuo, contro il 3,4% di ottobre. Lo rileva l'Istat, confermando le stime preliminari. Nel mese di novembre, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% rispetto al mese di ottobre 2011 e un aumento del 3,3% nei confronti dello stesso mese dell'anno precedente. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta del 3,7% su base annua, con una decelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto a ottobre 2011 (+3,8%). Anche in questo caso il dato definitivo conferma la stima preliminare. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% sul piano congiunturale e del 3,2% su quello tendenziale. L'inflazione acquisita per il 2011 si stabilizza al 2,7%.L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,4% dal 2,5% di ottobre. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo è stabile al 2,4%. Il rallentamento dell'inflazione deriva da un aumento del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni (+4,0%, dal +3,9% di ottobre), più che compensato dalla diminuzione di quello dei servizi (+2,4%, dal +2,6% del mese precedente). Come conseguenza di tali andamenti, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di tre decimi di punto rispetto al mese di ottobre. Effetti di contenimento dell'inflazione derivano, a novembre, dalla flessione congiunturale dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,1%), in particolare dei Ricettivi e di ristorazione (-1,4%), nonché al calo su base mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%). Per contro, effetti di sostegno al tasso d'inflazione derivano dagli aumenti congiunturali dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,5%) e dei Beni energetici non regolamentati (+0,9%). I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,4% su base mensile e del 4,2% su base annua (+4,1% a ottobre).CARRELLO DELLA SPESA AL +4,2% IN UN ANNOIl cosiddetto carrello della spesa, vale a dire il gruppo dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, ha segnato a novembre un incremento dei prezzi dello 0,4% su base mensile e del 4,2% su base annua contro il +4,1% a ottobre. È il livello massimo da ottobre 2008. Lo rende noto l'Istat.Aumentano i prezzi dei carburanti a novembre segnando però un rallentamento rispetto a ottobre. Lo comunica l'Istat, sottolineando che nel settore non regolamentato si registrano rialzi congiunturali dei prezzi di quasi tutti i carburanti: il prezzo della benzina aumenta dello 0,2% sul mese precedente, mentre il relativo tasso di crescita su base annua scende al 16,6% (+17,8% a ottobre). Il prezzo del gasolio per mezzi di trasporto segna un rialzo congiunturale dell'1,6% e cresce su base annua del 21,1% (+21,2% a ottobre); per contro, quello degli altri carburanti diminuisce rispetto a ottobre dello 0,3%, con un marcato rallentamento del tasso di crescita tendenziale (+8,4% dal +10,8% di ottobre). Infine, il prezzo del gasolio per riscaldamento aumenta del 2,4% sul mese precedente e del 18,1% su quello corrispondente del 2010 (era +16,4% a ottobre.