Economia

Da Capodanno. L'indice etico a Piazza Affari

Andrea Di Turi sabato 28 dicembre 2013
Nel 2014 arriverà un nuovo indice azionario a misurare la temperatura a Piazza Affari. E sarà un indice particolare, che guarderà alle performance di sostenibilità delle società quotate, con particolare riferimento alla qualità della governance aziendale. Si tratta dello Standard Ethics Italian Index, che sarà composto dalle 40 maggiori società a listino e valuterà quanto esse rispondano a principi e indicazioni in materia di sostenibilità e buon governo societario secondo i parametri fissati da Ocse, Unione europea e Nazioni Unite. A promuoverlo è l’agenzia di rating di sostenibilità Standard Ethics, attiva nella finanza sostenibile da oltre un decennio, che a luglio già aveva lanciato l’Italian Banks Index, dedicato al sistema di governance e composto dalle banche quotate su Borsa italiana. Il nuovo indice, che prenderà avvio il primo gennaio, si propone come una sorta di "indice specchio" degli indici tradizionali, focalizzati sulle performance economico-finanziarie, intendendo evidenziare i livelli di vulnerabilità implicita delle imprese rispetto ad eventuali rischi economici, operativi e reputazionali. Per farlo, prenderà in considerazione aspetti quali ad esempio l’adeguatezza della struttura societaria alle norme di corporate governance e responsabilità sociale più avanzate, l’indipendenza dei consiglieri d’amministrazione, la presenza di codici etici che garantiscano un operato trasparente e di procedure di controllo e verifica del rispetto degli standard socio-ambientali riconosciuti in ambito internazionale.Il nuovo indice avrà valore iniziale 10.000 e peserà maggiormente le società che dimostrano un maggior grado di conformità (compliance) rispetto alle indicazioni delle suddette istituzioni internazionali (un approccio tecnicamente definito norm-based). Al pronti via, le società che peseranno di più all’interno del paniere, in virtù appunto del più elevato rating di sostenibilità ricevuto (su una scala da EEE, il più elevato, a E-, il più basso), saranno Eni, con EEE- (peserà per quasi l’8% del paniere) ed Enel , con EE+ (peso oltre il 6%). A seguire, un folto gruppo di società con rating EE: Unicredit, Prysmian, Assicurazioni Generali, Azimut, Enel Green Power, STMicroelectronics, Ubi Banca, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banco Popolare e Saipem. In fondo alla graduatoria si trovano Gtech, Mediaset e Mediolanum, tutte con rating E- (vale a dire sotto la media) e ciascuna con un peso inferiore allo 0,1% dell’indice. La prima revisione dell’indice avverrà a luglio, successivamente cadrà il primo gennaio di ogni anno.