Indagine. La formazione sarà sempre più on line
Gioni e formazione on line
La formazione del futuro passerà necessariamente dalle piattaforme on line, le prime a essersi sempre più rese conto del divario persistente tra i percorsi accademici più classici e quelle che sono le reali richieste e necessità del mondo del lavoro. Le aziende, infatti, sono oggi più che mai alle prese con un percorso di digitalizzazione per i quali la richiesta di figure specializzate e formate su aree inerenti il settore Ict è sempre più alta. I primi ad accorgersi di un simile cambiamento sono stati i più giovani, che si sono trovati disorientati davanti a un’esigenza del mercato del lavoro che punta all’innovazione e alla ricerca di competenze digitali e le cui istanze non sempre vengono recepite dal mondo accademico tradizionale.
«Oggi i giovani, nel momento in cui si confrontano con la propria famiglia o con professionisti più grandi di loro che dovrebbero consigliarli, si trovano di fronte a generazioni che non sempre hanno del tutto recepito l’importanza che sta assumendo, e che sempre più assumerà, il settore dell’innovazione - spiega Virginia Tosti, co-founder di start2impact, una start up innovativa a vocazione sociale che fornisce, attraverso un'unica piattaforma web, formazione teorica, pratica e offerte di lavoro per fare carriera nell’innovazione -. Le professioni di un tempo, basti pensare ai cosiddetti liberi professionisti iscritti agli Albi professionali, sono ormai in forte crisi da tempo e l’università con il suo spiccato focus teorico ormai non può bastare per formare dei professionisti competitivi per quella che è attualmente la domanda del mondo del lavoro».
Questa crisi delle professioni è sempre più avvertita dai giovani, una percezione che emerge anche da alcune analisi portate avanti da start2impact che evidenziano come su un campione di circa 300 persone, il 47% cerchi “formazione on line per capire davvero cosa gli piace fare” e il 22% cerchi “formazione pratica on ine per entrare nel mondo del lavoro”.
La sfida e le opportunità del digital, il supporto dell’e-learning
Sapere cogliere le nuove opportunità del mercato del lavoro sembra quindi essere la sfida dei più giovani, che stanno volgendo sempre di più la loro attenzione verso il digitale e l’innovazione, capaci oggi di creare concrete opportunità di occupazione al termine di un percorso di formazione sia teorica che pratica. In un’epoca in cui la disoccupazione giovanile in Italia si attesta intorno al 29%, dato in costante aumento, appare chiaro come sia necessario percorrere strade nuove, rispondere puntualmente agli stimoli del mercato del lavoro e farsi trovare pronti di fronte le sue esigenze occupazionali.
«Come per la nostra generazione e per quelle precedenti è stato complesso scegliere una facoltà universitaria a priori, senza averla mai fatta prima, oggi per un ventenne è impossibile scegliere un corso a priori - prosegue Gherardo Liguori, ceo e co-founder di start2impact -. Servono piattaforme di e-learning capaci di fornire un’anteprima delle possibilità che esistono nel mercato del lavoro in termini di occupazione e che, attraverso una formazione pratica, riescano ad aiutare i giovani in tempi più ristretti a individuare quali siano le loro passioni e soprattutto quali i lavori per cui sono più portati».
Il mindset al centro del processo di e-learning
Stando anche al recente report ad opera dell’Osservatorio delle competenze digitali di Assinform, le figure del settore digital e Ict del futuro saranno sempre più caratterizzate da un giusto mix di competenze fortemente verticali e soft skill.
«Professionalmente parlando, nei prossimi anni vincerà chi sarà in grado di restare in equilibrio durante le turbolenze - sottolinea Tosti -. Gli esperti prevedono che in futuro il grande problema del mercato del lavoro non sarà tanto la mancanza di posti di lavoro, ma piuttosto l’incapacità delle persone di reinventarsi, di non essere flessibili ai rapidi cambiamenti in atto».
In questo scenario non è un caso che, per esempio, il corso in e-learning più frequentato in assoluto sulla piattaforma di start2impact sia quello riguardante il mindset. L’analisi, effettuata su un campione di 3mila persone, inoltre ha illustrato come il 46% degli iscritti al corso siano ragazzi tra i 21 e i 25 anni a cui seguono i giovani tra i 26 e i 30 anni con il 24,27%; gli under 20 si attestano sul 20% e infine gli over 30 sono l’8%. Si tratta di dati interessanti che fanno comprendere come i primi ad accorgersi di questa necessità di lavorare sulle soft skill siano proprio i più giovani. Formarsi quindi non sono a livello di competenze tecniche, quanto lavorare su se stessi al fine di affinare il proprio mindset. ovvero la capacità di impegnarsi in ciò che si fa perseverando nonostante le sconfitte che si possono trovare lungo il cammino verso gli obiettivi prefissati.
«I temi di cui parliamo sono diversi e molteplici fra cui ad esempio affidabilità, motivazione e automotivazione, resilienza, disciplina, sabotatori interni ed esterni - dichiara Liguori -. Quello che cerchiamo di spiegare ai ragazzi è che il talento senza impegno e dedizione serve a poco, soprattutto in un momento storico come quello attuale in cui il mercato del lavoro non consente spesso di mettersi alla prova e dimostrare il proprio valore. del tutto quel che si vale. La competizione è altissima e senza il giusto approccio mentale è difficile costruirsi una solida carriera, che sia nell’innovazione e nel digital, come in altri settori».
Il successo dell’e-learning oggi
L’e-learning sta riscoprendo un rinnovato interesse da parte dell’opinione pubblica e si sta inserendo all’interno di un dibattito più ampio che riguarda la necessità di digitalizzare sempre più il comparto dell’educazione e della formazione in Italia. È indubbio che oggi come non mai l’e-learning rappresenti una delle chiavi fondamentali per prepararsi al meglio all’entrata nel mercato del lavoro e allo stesso tempo per migliorarsi come professionisti già attivi al suo interno. Tra i vantaggi della formazione online emerge subito il fatto che questa non subisce le discriminazioni territoriali, cosa di cui invece spesso è caratterizzato il mercato del lavoro. La formazione online infatti non è elitaria, e in tante zone esterne alle grandi città e al sud sono tantissime le persone che si formano.
«L’e-learning è oggi un valido strumento per chiunque voglia formarsi e migliorarsi come futuro professionista senza doversi spostare dalla propria città d’origine - precisa Tosti -. In start2impact abbiamo per esempio ragazzi a Merano in Trentino Alto-Adige come a Portopalo di Capo Passero in provincia di Siracusa, solo per citare i due punti più estremi del nostro Paese, dove sono presenti membri della nostra community. Non mancano poi le isole con ragazzi a Portoferraio sull’Isola d’Elba, Ischia e Procida».
Anche per quanto riguarda le donne, che ancora oggi faticano a trovare spazio nel settore dell’innovazione, il dato che stupisce maggiormente sul campione analizzato da start2impact, è che in Sardegna (28%) e nel Lazio (24%) ci sono più donne interessate all’innovazione rispetto alla Lombardia (19%).
E-learning: chiave per l’occupazione giovanile?
L’esperienza positiva di start2impact dimostra come una formazione online capace di bilanciare teoria esternalizzata, sfruttando i migliori corsi online gratuiti già a disposizione in rete con la pratica, quest’ultima basata su decine di progetti seguiti da professionisti del settore con feedback personalizzati entro sette giorni, possa essere una valida risposta su come formare professionisti consapevoli e in linea con le richieste del mercato.
«Tutti gli studenti che hanno completato i nostri percorsi sono riusciti a trovare o cambiare occupazione; negli ultimi mesi abbiamo creato 104 posti di lavoro, di cui il 50% in aziende fuori dal nostro network; ciò a dimostrazione del valore del nostro percorso formativo - conclude Liguori -. Con start2impact vogliamo lavorare affinché sempre più giovani possano avvicinarsi a un progetto di e-learning capace di supportarli appieno nella loro formazione e prepararli a quelle che sono le richieste di oggi e di domani del mercato del lavoro. L’e-learning rappresenta quindi uno strumento imprescindibile in tal senso, con la sua capacità di essere a disposizione di chiunque voglia prepararsi al meglio a prescindere dalla sua situazione di partenza sia geografica sia di competenze. In una società sempre più votata al digitale e all’innovazione è quindi impensabile tenere fuori il settore della formazione da una simile rivoluzione in atto ormai da diversi anni».