Disabilità. Inclusione lavorativa dei non vedenti
Migliorare l'accessibilità dei servizi disponibili e delle banconote, avviare percorsi di educazione finanziaria dedicati ai non vedenti, rafforzare le opportunità di inclusione sociale e professionale anche attraverso percorsi educativi per i giovani. Sono gli obiettivi del protocollo di intenti sottoscritto a Palazzo Koch tra Banca d'Italia e Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici). Il protocollo - firmato dal segretario generale di Banca d'Italia, Alberto Martiello e dal presidente dell'Uici, Mario Barbuto, nel corso di una cerimonia presieduta dal vice direttore generale Pietro Cipollone - arricchisce di nuove prospettive una collaborazione che ha già prodotto risultati molto importanti sul tema dell'inclusione delle persone con problemi di percezione visiva, una disabilità gravissima che in Italia conta oltre 360mila ciechi assoluti e un milione e mezzo di ipovedenti che Uici tutela e rappresenta. Tra i punti principali del protocollo, ci sono la ricerca di soluzioni per rendere le banconote uno strumento di pagamento sempre più accessibile e garantire l'accesso ai sempre più numerosi servizi offerti da Bankitalia; l'avvio di programmi di educazione finanziaria per le persone con disabilità visiva; percorsi educativi per l'inserimento nel mondo del lavoro; promozione di iniziative di tipo informativo.
«Questo protocollo con Banca d'Italia - ha dichiarato Barbuto - porta su scala più ampia un impegno di lunga durata che come Unione avevamo già evidenziato consegnando due anni fa all'Istituto il nostro Premio Braille, il massimo riconoscimento nazionale rivolto a personalità e istituzioni che si sono distinte per la loro opera a sostegno delle persone con disabilità visiva. L'augurio è che questa collaborazione possa ulteriormente rafforzarsi nel corso dell'anno considerando che la disabilità visiva sarà protagonista su tutto il territorio nazionale di centinaia di iniziative con l'occasione della ricorrenza del centenario della fondazione dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti».