Economia

L'iniziativa. Inclusione e risorse per rifugiati. Il piano delle Agenzie per il lavoro

Maurizio Carucci lunedì 11 aprile 2022

Alcuni rifugiati impegnati al lavoro

Dalle Agenzie per il lavoro 45 milioni di euro per il sostegno e i servizi di accoglienza per i rifugiati in generale. E per i profughi ucraini in particolare. Un accordo promosso da Assolavoro-Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro – che rappresenta oltre l’85% del settore – e sottoscritto assieme ai sindacati di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp destina queste risorse ai titolari di protezione internazionale ( status di rifugiato e protezione sussidiaria). Più specificamente l’intesa prevede un’attività mirata di bilancio delle competenze, utile a individuare un percorso di formazione finalizzato all’inserimento, una formazione base per l’apprendimento della lingua italiana e dei fondamenti di cultura ed e- ducazione civica italiana o un percorso di formazione professionale, a seconda delle competenze rilevate, e include una indennità di frequenza e il rimborso per le spese di vitto, alloggio e trasporto. «Si tratta di uno dei più importanti stanziamenti da parte privata o associativa – spiega Alessandro Ramazza, presidente di Assolavoro –. Con questo accordo un rifugiato potrà frequentare corsi di lingua italiana e corsi di natura tecnica, avrà sostegni economici concreti e sarà accompagnato in percorsi verso il lavoro. Il nostro obiettivo è contribuire in maniera concreta e concertata ad affrontare una situazione drammatica e straordinaria qual è quella in corso». Altre attività riguardano le misure di sostegno e di accoglienza, quali l’una tantum di 1.000 euro erogata ai titolari di protezione internazionale a conclusione del percorso formativo; un sostegno economico per i lavoratori somministrati che prestano ospitalità per almeno tre mesi ai rifugiati dell’importo di 1.000 euro, elevato a 1.500 nel caso in cui si dia ospitalità a minori di 18 anni o donne in gravidanza. Con l’accordo, inoltre, sono state estese ai rifugiati che frequentano uno dei percorsi formativi anche alcune prestazioni di welfare già previste per tutti i lavoratori in somministrazione: il rimborso per l’assistenza psicologica, il rimborso per l’acquisto dei beni prima necessità per i neonati, un contributo per l’asilo nido e per il sostegno all’istruzione. Le risorse sono stanziate attraverso gli enti bilaterali Ebitemp e Formatemp, finanziati interamente con risorse private. Assolavoro ha poi interagito da subito con il ministero del Lavoro ponendo a disposizione la propria esperienza e la propria capillarità nell’erogazione dei servizi (le filiali delle Agenzie per il lavoro in Italia sono oltre 2.500) per rendere più agili i percorsi di accoglienza e più efficace l’inclusione attraverso la prospettiva di un lavoro.

Intanto nell’ambito del progetto Moi-Migranti, un’opportunità di inclusione, messo a punto da Amplia Infrastructures (già Pavimental) e dall’Agenzia per il lavoro Openjobmetis, oltre 40 richiedenti asilo politico e rifugiati sono stati selezionati per corsi di formazione come manovali e aiuto carpentieri e avviati al lavoro. Il progetto è stato candidato al bando Acnur per ottenere l’aggiudicazione del logo Welcome-Working for refugee integration. «Siamo molto contenti di aver preso parte a questo progetto – conclude Rosario Rasizza, ad di Openjobmetis –. Ancora una volta, grazie anche alla fiducia che hanno riposto in noi Amplia Infrastructures e le molte altre realtà che coralmente vi hanno contribuito, abbiamo dimostrato quanto un’Agenzia per il lavoro, con la sua esperienza e con la sua capacità di progettare e avviare in tempi rapidissimi corsi di formazione professionalizzanti, possa essere un valido partner del sistema impresa italiano. Siamo inoltre orgogliosi di aver dato un’opportunità e un inquadramento lavorativo a persone in evidente difficoltà economica che stanno vivendo un forte disagio sociale. È tempo che la pubblica opinione cambi il suo modo di guardare alle Agenzie per il lavoro che oggi contribuiscono fattivamente alla costruzione di un mercato del lavoro inclusivo e regolare».