Economia

Automotive. Incertezza sulla Gigafactory di Termoli, Urso sposta i fondi Pnrr altrove

Paolo M. Alfieri martedì 17 settembre 2024

Il tavolo al Mimit

Di fonte ad una "incertezza sui tempi di realizzazione delle gigafactory di Termoli" il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha comunicato che procederà a ricollocare i fondi Pnrr destinati alla gigafactory di Termoli “verso altri investimenti coerenti con la transizione energetica del comparto", ma "ha assicurato che da parte del governo c'è la disponibilità a valutare di destinare ulteriori fondi, di altra natura, quando Acc sarà in grado di presentare il nuovo piano industriale per Termoli comprensivo della nuova tecnologia".

E’ quanto emerge dal tavolo, tenutosi stamane al ministero, presieduto dallo stesso ministro e alla presenza del presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, dei rappresentanti di Acc, di Stellantis e dei sindacati. Secondo quanto si apprende, Acc - una joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies creata per riconvertire lo stabilimento ex-Fiat di Termoli per produrre batterie per veicoli elettrici - avrebbe manifestato incertezza sui tempi di realizzazione delle gigafactory in Molise e di quella di Kaiserslautern, in Germania, a causa della necessità di sviluppare una tecnologia più performante capace di rendere le batterie elettriche più efficienti e con minori costi di produzione. A fronte di tale incertezza, il ministro Urso ha comunicato che procederà a ricollocare i fondi Pnrr destinati alla gigafactory di Termoli verso altri investimenti al fine di avere certezze sull'utilizzo dei fondi europei nelle modalità e nella tempistica del Pnrr.

Reuters

Nel corso della discussione, Stellantis ha assicurato che fino al 2028/2029 continuerà a produrre a Termoli i motori endotermici GME e GSE, mantenendo i livelli occupazionali in vista della transizione verso la gigafactory. Acc ha dichiarato che sta procedendo con le sue attività di ricerca e sviluppo per la produzione di nuove celle meno costose e più efficienti, ma solo a inizio 2025 dovrebbe avere pronto un nuovo tipo di batterie da fornire a Mercedes e a Stellantis, così da poter finalmente avviare gli investimenti a Termoli e in Germania.

"Stellantis ha assicurato in linea di principio che con la produzione degli attuali motori garantirà la continuità dello stabilimento di meccaniche di Termoli, tuttavia non ha individuato nuovi prodotti in grado di compensare il progressivo calo dei volumi e la preannunciata fine del Fire ed oggi si ricorre in maniera massiccia all'utilizzo di ammortizzatori sociali”, hanno sottolineato i sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR. Il prossimo incontro al Mimit è previsto entro ottobre, mentre le sigle sindacali avvertono: "Non possiamo accettare lo stato di perdurante incertezza e di progressivo declino in cui versa lo stabilimento di Termoli. Nei prossimi giorni saranno decise le forme di una mobilitazione che ha l'obiettivo di chiedere ad Acc di sciogliere le riserve sulla costruzione della gigafactory, a Stellantis di rafforzare la attuale produzione di motori e al governo di mantenere a disposizione di Termoli i fondi indispensabili al rilancio di un grande progetto industriale che salvaguardi l'attuale e la futura occupazione".