Economia

Incentivi. Auto: arriva il bonus rottamazione anche per diesel e benzina

Alberto Caprotti sabato 4 luglio 2020

Preceduto da rinvii e trattative estenuanti nella maggioranza, e con un mese e mezzo di ritardo sui tempi previsti, il decreto Rilancio è stato finalmente approvato ieri sera in Commissione Bilancio della Camera anche nella parte che riguarda gli incentivi alla rottamazione per le auto proposti dal PD e fino a ieri osteggiati dai 5 Stelle. Da lunedì approderà in aula dove verrà sottoposto alla fiducia per poi essere inviato in Senato. L’emendamento riguarda chi dal 1 agosto al 31 dicembre di quest’anno acquisterà una vettura nuova Euro 6, anche diesel o benzina, con emissioni di CO2 fino a 110 g/km, e prevede incentivi fino a 3.500 euro se contestualmente si rottama un’auto immatricolata prima del 2011. In realtà il bonus statale è solo di 1.500 euro, perché la parte più consistente dello sconto (2.000 euro) sarà a carico del concessionario. L’incentivo viene dimezzato (fino a 1.750 euro totali) nel caso non si abbia una vettura da rottamare.

L’emendamento approvato prevede anche un potenziamento delle agevolazioni per l’acquisto di automobili elettriche (fino a 20 g/km di Co2) e ibride (fino a 60 g/km di CO2) , che aumentano rispettivamente di 4.000 euro con rottamazione e 2.000 senza. Cumulando questo incentivo ai vecchi sconti, i bonus sulle auto ecologiche di questo tipo salgono rispettivamente a 10.000 euro per le elettriche e 6.500 per le ibride.

L’accordo trovato dal governo, soprattutto per la parte che assegna bonus anche alle vetture più moderne con motore tradizionale, era molto atteso dal settore che ha dovuto incassare un calo drammatico delle vendite in seguito alla pandemia e al momento ha circa 500mila auto di ultima generazione e quasi per nulla inquinanti in giacenza. Arrivando così tardi rispetto alle reali necessità, difficilmente potrà risollevare il mercato in maniera decisiva per quest'anno, ma di certo aiuterà a svecchiare il parco circolante e fermare l’emorragia di immatricolazioni che nel primo semestre 2020 ha segnato un complessivo -46%. Anche per le casse dello stato comunque sarà un’operazione vantaggiosa: a fronte dell’esborso per il bonus infatti, la ripresa delle vendite contribuirà a far recuperare all’Erario il gettito fiscale che da gennaio a oggi ha perso circa 2 miliardi di euro di mancati introiti dal settore.