Economia

TASSA SULLA CASA. Imu, «4 contribuenti su 10 non pagheranno»

Vincenzo R. Spagnolo lunedì 18 giugno 2012
Vigilia travagliata, quella della scadenza della prima rata dell’Imu. In un Paese dove per il Censis 8 cittadini su dieci posseggono la casa d’abitazione, un sondaggio di Unimpresa rivela come solo 3 proprietari su 5 abbiano manifestato l’intenzione di versare la prima rata entro lunedì. E la protesta è cavalcata da una parte delle forze politiche: domenica si è svolto a Verona il «No Imu day», organizzato dalla Lega Nord contro la tassa introdotta dal Governo Monti.IL 40% NON PAGHERÀQuattro contribuenti su dieci non verseranno la prima rata dell’Imu per problemi di liquidità, adducendo «l’aumento degli importi rispetto all’Ici come causa del ritardo o mancato pagamento». Lo rivela un sondaggio nei 900 Caf delle 60 sedi provinciali di Unimpresa: solo il 60% dei proprietari d’immobili ha pagato la prima rata o lo farà domani; il 15% potrebbe rinviare l’intero saldo a dicembre, mentre il restante 25% ha dichiarato di voler rimandare all’anno venturo (con interessi intorno al 6%). E siccome il gettito complessivo dell’Imu è stimato in 21,4 miliardi di euro, proiettando le percentuali sui mancati versamenti, il mancato introito per Stato e comuni potrebbe oscillare da 2,1 miliardi a 8,5 miliardi. Ciò, per Unimpresa, potrebbe innescare un aumento delle aliquote del saldo di dicembre.VALE 3 GIORNI DI LAVORO Sostiene la Cgia di Mestre che per pagare l’Imu occorreranno 3 giorni di lavoro in più rispetto al 2011 e che, per giunta, la pressione fiscale cresce senza sosta: se nel 2002, occorrevano 148 giorni di stipendio per assolvere ai doveri fiscali, quest’anno ne serviranno 165, 17 in più. E piovono critiche dai sindacati: da sinistra col segretario Cgil, Susanna Camusso («Chi ha grandi patrimoni immobiliari paga meno di un pensionato») e da destra con Giovanni Centrella (Ugl): «Togliamo l’Imu dalla prima casa e quadruplichiamola sulle seconde abitazioni».LA PROTESTA DELLA LEGA Col governo Monti, «l’unica cosa che cresce sono le tasse e la rabbia dei contribuenti padani», lamenta il triumviro leghista Roberto Maroni, domenica a Verona dove il Carroccio ha convocato sindaci e amministratori locali per il «No Imu day». Sarà, avverte Maroni, «l’inizio della guerra contro questi professori-imbroglioni. Governo Monti-Dracula: licenziato». Nel Pdl, dove la linea dettata da Angelino Alfano è condivisa dai più («Che sia una tantum solo per il 2012») si leva però la voce agguerrita di Daniela Santanchè: «Se il 40% dei contribuenti non verserà l’Imu, diffido chiunque dal chiamarli evasori. Non lasciamoli da soli nella battaglia contro una tassa ingiusta». Parole che spingono il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, a incalzare Alfano: «Sull’Imu dica se sta col governo o con la Santanchè». Ribatte il deputato pidiellino Massimo Corsaro: «Alfano sta col Pdl, che non ha minacciato scioperi fiscali contro l’Imu, ma nemmeno ha condiviso la sua introduzione, imposta dal governo Monti con la fiducia».