Il progetto. Non solo Gran Premi: a Imola si imparerà a guidare
Per l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, in procinto di festeggiare il prossimo anno i suoi 60 anni di vita, si prospetta un futuro dove la velocità e le corse dovranno andare di pari passo con la sicurezza della guida sia in moto che in auto. La nuova sfida, che vede fianco a fianco con un accordo quinquennale, la società a controllo pubblico Formula Imola e il colosso associazionistico tedesco Dekra, noto in particolare nel settore della revisione degli autoveicoli, sposta la barra del timone dell'impianto sul Santerno dalla sportività assoluta in direzione anche della quotidianità stradale con una formazione attiva sui conducenti.
“Non potendo mantenere la sola dimensione internazionale a cui eravamo legati - ha spiegato il sindaco Daniele Manca - abbiamo incoraggiato un avvio di attività polivalenti che possano rappresentare anche un'attrazione turistica senza dover soggiacere a dei ricatti di contratti multimilionari". Gli obiettivi, in attesa di inaugurare nei primi mesi del 2013 un nuovo ricco Museo (sopra il media center nella corsia box con uncosto di circa 1 milione e mezzo di cui 3/5 finanziati dalla Regione), sono ambiziosi e si proiettano sull'automotive elettrico.
“Insieme a Dekra - ha annunciato il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense - ci candidiamo a nuove sfide come quelle di ospitare una prova del mondiale per auto elettriche e di proporci nei campionati di moto elettriche". "La nostra attività - ha spiegato l'ad di Dekra Italia Marco Mauri - si svolgerà nel paddock della Rivazza (sono previste una serie di opere a cura di Formula Imola con un costo alcune centinaia di migliaia di euro, ndr.) puntando sulla scuola di pilotaggio, sulla guida sicura con i giovani e neo patentati, già previsti dal Codice della strada, con i conducenti di veicoli commerciali, di motocicli, con la sperimentazione di veicoli in corso di progettazione, con un occhio alla guida ecologica e alle flotte aziendali. Il tutto sarà incentrato avendo nel mirino la persona, le infrastrutture ed il veicolo”.
“Ma importante sarà, come ha chiosato il medico dei piloti dott. Claudio Costa, soprattutto la guida delle emozioni, perchè educare le emozioni è il primo passo sul piano della sicurezza".