Economia

Taranto. L'Ilva tra tutela del posto e dell'ambiente

mercoledì 16 aprile 2014
"Certamente dobbiamo cercare tutte forme in cui sia in modo intransigente difesa la vita e la salute. La vita vostra e delle vostre famiglie". Lo ha affermato oggi l'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, nella Messa per il precetto pasquale dei dipendenti dell'Ilva. Santoro, ai lavoratori del siderurgico, ha raccontato di quanto fatto in questi giorni per il posto di lavoro degli addetti agli appalti della Marina Militare, compreso l'aver contattato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, "che domenica mattina - ha rivelato oggi l'arcivescovo - mi chiama. Al momento non mi può dare nessuna garanzia, ma mi dice che avrebbe accuratamente visto la situazione. Non so come si svilupperà la situazione, ma mi sono alzato e sono stato vicino a ciascuno di loro e alle loro famiglie. Continuerò a pregare e a fare quello che posso perché il lavoro sia garantito". "Mi dispiace che ancora non sia stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria benché siamo ben oltre le proroghe previste; solo da questa pubblicazione si può arrivare al Piano industriale. So che si sta lavorando con intensità e invito con forza a procedere senza ulteriori proroghe perché la vita non può attendere", ha detto monsignor Santoro. "Dobbiamo scrivere una nuova pagina - ha aggiunto - nella storia della nostra terra e di questa fabbrica in particolare. Dare un segno di discontinuità che comincia col rispetto delle persone, la difesa della vita e la difesa del lavoratore".     Sabato, ha osservato l'arcivescovo rivolgendosi ai lavorator, "dal coperchio ribaltato della tomba di Cristo, risuonerà l'annuncio di vittoria sul peccato e sulla morte. Voglio in questa occasione ricordare i vostri colleghi morti sul lavoro. Per loro e per le loro famiglie la nostra fiduciosa preghiera". Il presule ha ricordato le vittime degli infortuni all'Ilva e rivolto un pensiero a Teodoro Tamburiello, l'operaio della Transervice rimasto gravemente ferito a causa di un incidente qualche giorno fa. "Sosteniamo lui e la sua famiglia - ha detto - con le nostre preghiere per la sua completa guarigione. Posso confidarvi senza problemi che parlare da questo pulpito, inizialmente, può costituire una grande sfida per le ragioni che tutti conosciamo e perché il cammino legato all'Ilva e a tutta la questione ambientale, civile, politica o, più semplicemente umana, di questa nostra terra, si snoda lungo un sentiero complesso e difficile. Poi, però, davanti al Santissimo, mi ricordo - ha concluso monsignor Santoro - che le parole che annunciamo non sono parole umane, dal raggio breve e dalla credibilità discutibile". Intanto la Commissione europea ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora supplementare nell'ambito della procedura sullo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto per la violazione della direttiva Ue sulla prevenzione e riduzione dell'inquinamento(Ippc). Lo ha riferito un portavoce della Commissione. "Le analisi mostrano che il terreno, le acque di superficie e le falde acquifere sono pesantemente inquinate con effetti potenzialmente molto gravi sulla salute della popolazione, soprattutto per gli abitanti di Taranto", ha detto il portavoce. "Le autorità italiane non hanno preso le misure necessarie per evitare che questo accada e per bloccare questa situazione", ha aggiunto il portavoce, annunciando che l'Italia potrebbe essere accusata anche di una nuova infrazione, per la violazione della direttiva sulla responsabilità ambientale. La procedura d'infrazione sulla direttiva Ippc è stata aperta da Bruxelles nel settembre 2013, sulla base di un esposto presentato dai Verdi italiani. L'impianto siderurgico, la più grande acciaieria d'Europa, è commissariato dallo scorso anno, dopo l'avvio di un'inchiesta della procura di Taranto per disastro ambientale, e ora si sta procedendo alla bonifica ambientale dell'area.