Sostenibilità. Il Vaticano sposa le auto elettriche: impatto zero entro il 2030
Una delle Volkswagen up! elettriche già in dotazione alla Gendarmeria Vaticana
Il Governatorato del Vaticano ha avviato un programma di sviluppo della mobilità sostenibile denominato "Conversione Ecologica 2030" pensato anche per la riduzione dell'impronta di Co2 della propria flotta di veicoli. Per lo scopo, intende: "sostituire gradualmente le vetture di propria proprietà dello Stato con veicoli elettrici, al fine di rendere il proprio parco auto a impatto zero entro il 2030; implementare la propria rete di ricarica nel territorio dello Stato e nelle zone extraterritoriali estendendone l'uso ai propri dipendenti; assicurare che il proprio fabbisogno energetico provenga esclusivamente da fonti di energia rinnovabili". Per questo ha siglato un accordo con il Gruppo Volkswagen che mira a diventare un'azienda a zero emissioni di carbonio entro il 2050 e ridurre l'impronta di carbonio dei propri veicoli del 30% entro il 2030. L'intesa mira a rinnovare il parco auto dello Stato con vetture a marchio Volkswagen e Škoda attraverso la formula del noleggio a medio e lungo termine. All'inizio del 2024, l'azienda consegnerà poco meno di 40 veicoli 100% elettrici della famiglia Volkswagen ID., che vanno dalla ID.31 alla ID.4 e ID.5.
Lo Stato della Città del Vaticano è impegnato da molti anni a promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso politiche ecologiche per salvaguardare l’ambiente e fornire strategie di risparmio energetico. Applicando i principi dell'Enciclica "Laudato si" e della Esortazione Apostolica "Laudate Deum", è tra i primi Stati al mondo a perseguire progetti di sostenibilità cercando soluzioni innovative che aiuteranno a cambiare il modo di lavorare tenendo a cura la tutela della “Casa Comune” adottando progetti che, anche attraverso l’uso di tecnologie affidabili ed ecocompatibili, consentano di ridurre concretamente l’impatto dell’attività umana sull’ambiente. La ratifica della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e degli Accordi di Parigi costituiscono il ponte tra le politiche ambientali e le indicazioni e raccomandazioni del Santo Padre. Il Governatorato si è impegnato a raggiungere la neutralità climatica attraverso il responsabile uso delle risorse naturali, l'attuazione di progetti finalizzati all'efficienza energetica e l'aggiornamento dei nostri asset tecnologici, la mobilità sostenibile, la diversificazione e l'approvvigionamento di prodotti energetici più puliti o alternativi per il trasporto, lo smaltimento dei rifiuti e lo sviluppo di futuri e concreti progetti di riforestazione. Raggiungere la neutralità richiederà investimenti in strutture tecnologiche utilizzando energie rinnovabili, procedendo a compensare le emissioni prodotte in un settore e riducendole in un altro, ma soprattutto promuovendo la mobilità elettrica e ibrida.