Economia

Il rapporto. Start up innovative, sono 10.882 al 31 dicembre 2019

Redazione Romana venerdì 7 febbraio 2020

È on line la nuova edizione del rapporto di monitoraggio trimestrale dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle start up innovative. Il rapporto, che presenta dati aggiornati al 31 dicembre 2019, è frutto della collaborazione tra Mise (Direzione generale per la Politica Industriale) e Infocamere, con il supporto del sistema delle Camere di Commercio (Unioncamere). Tra le principali informazioni contenute:
• Crescita della popolazione: le start up iscritte si assestano ormai stabilmente sopra quota 10mila. Al 31 dicembre 2019 se ne contano 10.882, il 3% di tutte le società di capitali di recente costituzione.
• Distribuzione territoriale: la Lombardia ospita poco più di un quarto di tutte le start up italiane (26,9%). La sola provincia di Milano, con 2.075, rappresenta il 19,1% della popolazione, più di qualsiasi altra regione: solo il Lazio supera quota mille, in gran parte localizzate a Roma (1.110, 10,2% nazionale). Tuttavia, la regione con la maggiore densità di imprese innovative è il Trentino-Alto Adige, dove il 5,3% di tutte le società costituite negli ultimi cinque anni è una start up.
• Forza lavoro: le start up impiegano complessivamente più di 61mila persone, almeno 50mila delle quali sono soci di capitale dell'azienda. Elevata la rappresentazione di imprese fondate da under-35 (il 19,8% del totale), mentre risultano sottorappresentate le imprese femminili: 13,5%, contro un 21,9% registrato nel complesso delle società di capitali.
• Fatturato: le start up innovative sono soprattutto micro-imprese, vantando un valore della produzione medio di poco superiore ai 175mila euro. Ciò è anche dovuto al ricambio costante cui è soggetta questa popolazione: per definizione, le imprese “best-performer”, più consolidate per età e fatturato, tendono progressivamente a perdere lo status di start up innovativa.
Investimenti e redditività: come fisiologico, le start up innovative mostrano un’incidenza più elevata della media di società in perdita (52,1% contro 31,9% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (Roi, Roe) e valore aggiunto. Inoltre, le start up innovative presentano un tasso di immobilizzazioni – uno dei principali indicatori della propensione a investire delle aziende – sette volte più elevato rispetto alle altre aziende comparabili.