Economia

Il premio. Ad Asti c’è un’impresa che sembra una famiglia

Daniele Garavaglia martedì 29 ottobre 2024

Foto di gruppo per i lavoratori del Mollificio Astigiano

Un riconoscimento che valorizza l’eccellenza manifatturiera della piccola e media impresa familiare, in cui titolari e dipendenti operano in comunione d’intenti per il bene dell’azienda e della comunità locale: è il senso del Premio “Impresa Etica”, promosso da Associazione San Giuseppe Imprenditore, Congregazione degli Oblati di san Giuseppe e Cisl (sezione di Asti e Alessandria), che sabato 26 ottobre è statp assegnato al Mollificio Astigiano Srl società benefit presso la sede di Belveglio, con la consegna della Squadra di san Giuseppe, icona realizzata dalle monache del Monastero di Bose con il supporto dell’azienda Riva 1920.

La motivazione del premio a questa impresa meccanica di 18 addetti (63% donne), che produce molle per uso industriale con un fatturato di 2,35 milioni (13% export), e al titolare Marco Prainito, recentemente colpito dal lutto per la scomparsa di Maria Pia Giovine, consorte e protagonista della trasformazione dell’azienda di famiglia in impresa a forte “trazione” etica d’ispirazione evangelica e olivettiana insieme, sottolinea che il Mollificio Astigiano è riconosciuto «come buon esempio di intuito e gestione manageriale e di preziosa e indispensabile collaborazione di tutta la maestranza, quale chiaro campione di come dovrebbe essere tutta la realtà manifatturiera italiana».

«Nel tempo siamo cresciuti insieme, titolari e collaboratori, perseguendo un’elevata qualità produttiva in un mercato molto competitivo, ma sempre applicando principi quali: rispetto e valorizzazione della persona, condivisione di responsabilità, investimenti costanti sul benessere aziendale», racconta Prainito, che ricorda come sin dal 2017, con l’avvio della nuova unità produttiva, la moglie Maria Pia avesse introdotto in fabbrica numerose migliorie delle condizioni di lavoro: ampie vetrate per una luminosità naturale in tutti gli ambienti, colori rilassanti alle pareti, aree ricreative e relax con libreria, palestra interna per i dipendenti e i loro familiari, sedute di yoga e di ginnastica posturale, ma anche attività di team building, corsi di degustazione vini, di pasticceria, di autodifesa. «Sempre con l’idea che, come sosteneva Olivetti, la bellezza deve entrare in fabbrica, anche promuovendo l’arte e la filosofia. Così abbiamo coinvolto gli studenti dei licei artistici di Alba e Asti nella creazione di opere d’arte poi collocate all’interno dello stabilimento». Allo stesso modo, per far fronte a emergenze sociali, i due coniugi imprenditori si sono attivati per l’inserimento lavorativo di migranti ed ex carcerati.

«Un’eccellenza territoriale come il Mollificio Astigiano – spiega Lorenzo Orsenigo, presidente Asgi – ha bisogno attorno a sé di buone famiglie che, a loro volta, hanno bisogno di una sana e solidale impresa locale che garantisca un giusto salario, un ambiente lavorativo motivante e opportunità di miglioramento personale e professionale. Invitiamo associazioni datoriali e sindacati a far emergere e premiare con la Squadra di san Giuseppe, artigiano e patrono delle partite Iva, tutte quelle imprese familiari che, come l’azienda astigiana, realizzano ogni giorno il modello di buona economia invocato da Papa Francesco».