Economia

L'indagine. Il lavoro? Si cerca da amici e parenti. Solo 1 su 4 al collocamento

Redazione romana martedì 23 gennaio 2018

In Italia c'è ancora grande sfiducia nella possibilità che gli uffici pubblici possano aiutare nella ricerca del lavoro. Nonostante il Jobs act abbia puntato sulle politiche attive e la ricollocazione dei disoccupati come elemento fondante della riforma, in pochi scommettono sulla possibilità di ottenere risultati positivi. Scarso anche l'appeal delle agenzie private.

Nel terzo trimestre 2017 - secondo le tabelle Eurostat sui modi con i quali si cerca lavoro - mentre resta superiore all'80% la quota di coloro che si rivolgono a parenti ed amici, è appena al 25% la percentuale di chi cerca lavoro bussando a un ufficio pubblico. Il dato è il peggiore in Ue anche se migliora rispetto al secondo trimestre (23,5%). Siamo comunque a grande distanza dalla Germania (73,4%) e dalla Francia (55,7%) mentre il Regno Unito è al 33,9%. Ancora peggiore è il risultato delle agenzie per il lavoro private con appena il 14,4% di chi cerca lavoro che dichiara di rivolgersi al privato (in crescita dal 13,8% del secondo trimestre) a fronte del 32,9% della Francia e del 21% del Regno Unito. In Germania la percentuale è al 12,7%.