Economia

Fondazione studi Consulenti del lavoro. Il lavoro manuale rifiutato: circa 150mila opportunità

giovedì 23 maggio 2013
​Tra il lavoro che non c'è, c'è anche quello che nessuno vuol fare, e dove l'offerta supera la domanda: 150mila impieghi - secondo la Fondazione studi Consulenti del lavoro - che non trovano lavoratori. Passando in rassegna i diversi tipi di impieghi per i quali non c'è domanda, ma un'alta offerta, i consulenti del lavoro segnalano il lavoro di sarto, panettiere, falegname, e poi installatore di infissi, pasticciere, barista, cameriere e macellaio. "Si tratta di lavori manuali che richiedono fatica e turni anche in notturna, oppure un percorso lungo e impervio prima di diventare esperti - si legge in una nota - ma che in ogni caso assicurano forti guadagni e la possibilità di lavorare anche autonomamente".Tra le professioni difficili da reperire perché presuppongono un percorso formativo con accesso a numero chiuso e perché poco attrattive vengono invece indicate quella di infermiere (con il 43% delle posizioni non ricoperte sul totale delle richieste), tecnico informatico (24%) e operaio specializzato (33%).