Proposta Ue. Igp anche per i prodotti non agricoli
martedì 15 luglio 2014
Le ricchezze italiane ed europee vanno difese, tutelate e promosse. Non stiamo parlando, in questo caso, delle opere d'arte. Questa volta al centro dell'attenzione stanno alcuni prodotti tipici, in questo caso non agricoli, che rappresentano comunque il meglio del nostro paese e del Vecchio Continente.
Bruxelles è convinta che nel mondo globalizzato i consumatori
cerchino il modo di identificare prodotti autentici, originali,
e si aspettano che la qualità e le caratteristiche specifiche
descritte, corrispondano a realtà. L'Igp identifica la
provenienza geografica dei prodotti, richiamando la
particolarità legata a quella località.
Il vino di Bordeaux, il vetro di Murano, il prosciutto di Parma sono solo
alcuni esempi. Ma i prodotti tipici di un luogo, non agricoli,
come ceramiche, marmo, coltelli, scarpe, tappeti, strumenti
musicali, ad oggi non hanno protezione riconosciuta a livello
europeo, ma solo nazionale.
"L'Europa è ricca di prodotti prodotti su basi tradizionali e metodi
specifici, spesso radicati nel patrimonio culturale e sociale di
una specifica località, che hanno in quanto tali un potenziale
economico enorme che al momento non è sfruttato come dovrebbe", ha
detto il commissario al mercato Interno, Michel Barnier. A suo avviso estendere l'Igp potrebbe essere un grande aiuto per le piccole e medie industrie e le Regioni.