Iccrea. Welfare a prova di conto
Il Gruppo bancario Iccrea sta sviluppando progetti e attività a carattere sostenibile, destinati ai suoi circa 2.400 collaboratori, di cui circa 1.400 con base a Roma e il resto distribuito in tutta Italia. L’approccio che il Gruppo adotta verso i collaboratori rientra nel cosiddetto “welfare aziendale” (grazie anche al contributo di un ufficio a questo preposto, denominato ‘Relazioni Industriali e People Care’) con il quale, negli anni, è stato possibile offrire particolari agevolazioni e benefici a chi lavora nel Gruppo, arrivando a consolidare anche risultati e numeri importanti. In particolare, con il Conto Welfare viene offerta la possibilità di consentire un maggiore capacità di spesa, per chi del Gruppo Iccrea lo utilizza, quantificata in milioni di euro.
Andando con ordine, lo schema trae origine dagli articoli 51 e 100 del Tuir, che introducono il tema del flexible benefit in azienda, legato appunto al tema più complessivo della tutela del benessere (il cosiddetto welfare) aziendale. Si tratta di un’opportunità sia per l’azienda, per la natura di tipo fiscale, sia per i collaboratori, a cui sono destinati particolari benefit.
L’oggetto è il premio di rendimento aziendale che, qualora il collaboratore scegliesse di riceverlo utilizzando i canali di spesa messi a disposizione dalla normativa (attraverso l’utilizzo di un provider specializzato) invece di riceverlo in danaro, riceverebbe la somma al netto dei costi del cuneo fiscale, e quindi con un valore particolarmente superiore.
Parlavamo però di numeri, perché sono questi a fare la differenza. E per il Gruppo Iccrea la differenza è di circa un milione di euro riferito al totale delle scelte legate al welfare (e a partire dal 2014, anno in cui il Gruppo ha attivato il cosiddetto “Conto Welfare”, per la gestione del premio di rendimento). A tutto il 2017 (quindi dopo un ciclo di quattro anni) le somme complessive erogate ai collaboratori, sotto forma di welfare, raggiungono i 2,5 milioni di euro, con il beneficio di ottenere circa 1 milione di euro in più, in termini di maggiore potere di acquisto, rispetto allo stesso importo erogato in danaro. Un risultato che arriva grazie a un completo novero di opzioni che il Gruppo Iccrea ha messo a disposizione dei collaboratori e delle loro famiglie in ambito, tra l’altro, di spese scolastiche, di assistenza per familiari anziani o non autosufficienti, di pacchetti sanitari integrativi e di rimborso di spese mediche, di attività ricreative e culturali e di acquisto titoli di viaggio del trasporto pubblico locale.
«Il Conto Welfare del Gruppo Iccrea è stato, oltre che un’opportunità, una leva fondamentale per il Gruppo per essere ancora più vicini alle esigenze di tutti i collaboratori – ha commentato Marco Campus, responsabile di Relazioni Industriali e People Care – soprattutto se pensiamo che c’è un numero ogni anno crescente, della nostra popolazione aziendale, che ha apprezzato questa alternativa, fino ad arrivare nel 2017 ad una quota pari a circa il 30% dei collaboratori del Gbi. Quello del Conto Welfare è un tema legato anche alla cultura della gestione delle proprie risorse finanziarie, in questo caso provenienti dal premio di rendimento, e ci fa piacere constatare che i collaboratori hanno apprezzato l’iniziativa che trova la sua massima espressione nella sempre maggiore partecipazione in termini di utilizzo e di termini di gradimento, in quanto l’obiettivo di tutti è il giusto bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa».