I dati. I mutui crescono ancora. E i tassi sul credito al consumo sfiorano il 10%
Sono ancora in crescita i tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche alle famiglie. Come si legge nelle statistiche della Banca d'Italia, i tassi di interesse comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, Taeg) sono cresciuti al 3,55% contro il 3,23% di ottobre. I tassi sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono passati al 9,25% (8,93% nel mese precedente), mentre i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 2,94% per cento (2,54% nel mese precedente).
Secondo un’analisi diffusa nei giorni scorsi da Facile.it, nell’ultimo anno le rate di un mutuo medio a tasso variabile sono aumentate del 36%, passando da 456 euro a 619 euro al mese. Prendendo in esame un finanziamento a tasso variabile da 126mila euro in 25 anni, sottoscritto a gennaio 2022, a distanza di 12 mesi il mutuatario paga oggi una rata di oltre 160 euro in più rispetto a quella di partenza, con un tasso di interesse (Tan) che è passato da 0,67% a 3,33%. Peraltro la corsa dei tassi variabili non sembra essere terminata e visti gli aumenti già annunciati dalla Bce si attendono inevitabili conseguenze anche sulle rate dei mutuatari. Guardando alle aspettative di mercato (Futures sugli Euribor), gli esperti prevedono che entro giugno 2023 l'Euribor a 3 mesi cresca ancora di quasi 1 punto e mezzo, andamento che porterebbe la rata mensile del mutuo preso in esame a 718 euro, oltre 260 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022.
Anche negli Stati Uniti i tassi sui mutui continuano a salire, per il rialzo del costo del denaro deciso dalla Fed come mossa contro l’inflazione. I contratti a 30 anni a tasso fisso sono ormai ai massimi delle ultimi sei settimane e hanno toccato quota 6,42%.